Roma, scatta l’emergenza di Natale per la raccolta dei rifiuti

Roma, scatta l’emergenza di Natale per la raccolta dei rifiuti
di Lorena Loiacono
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Martedì 17 Dicembre 2019, 11:58

Una corsa contro il tempo che, per ora, sembra non voler portare da nessuna parte. Tra una settimana è Natale e i romani, sotto l’Albero, vorrebbero trovare la soluzione ai loro guai ma probabilmente troveranno solo tanta spazzatura. Il nome del nuovo sito preposto alla discarica ancora non c’è ma, di contro, restano forti le polemiche sui siti più quotati.

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Ma Natale si avvicina e, come avviene ogni anno, il Campidoglio deve mettere a punto un piano organizzativo per gestire tutti quei rifiuti in più, rispetto al resto dell’anno, che si verranno a generare: dagli scatoloni di pacchi e regali fino ai contenitori del cibo e del dopo festa.

Senza contare la mole di arrivi previsti nella Capitale, tra romani che lavorano fuori sede e turisti in arrivo per le festività. Roma, in sostanza, sta entrando nel periodo di alta stagione, forse il più alto dell’anno, e deve fare i conti con un’emergenza ormai in atto da settimane. Sarà difficile rispondere all’esigenza, visto che ad essere in una pesante fase di stallo è proprio la raccolta di carta e cartoni: nei secchioni delle vie più commerciali di Roma, come viale Marconi, via Tuscolana e via Ottaviano, intorno ai secchi bianchi si stanno accatastando mini discariche di carta. 

Tanto ingombranti da coprire quasi i secchioni e occupare parte della strada e dei marciapiedi. Uno spettacolo indecoroso anche rispetto alle luminarie natalizie che dal centro alla periferia accendono le festività, spesso a spese dei singoli negozianti che poi si ritrovano cataste di rifiuti davanti alle vetrine. C’è chi assicura di non voler più pagare la tassa sui rifiuti. 

Quella tassa che in scadenza in questi giorni, rischia anche di alzarsi il prossimo anno: nel 2019 l’Ama ha speso 170milioni di euro per mandare i rifiuti fuori da Roma, nel 2020 potrebbe spenderne anche 190milioni. E dovranno uscire dalle tasche dei romani, ovviamente. Ma la soluzione ancora non c’è: per ora, di certo, c’è solo che la discarica di Colleferro chiuderà i battenti il 15 gennaio prossimo. 

Nel frattempo protestano i residenti nelle zone più quotate per il nuovo sito dei rifiuti, a cominciare da Falcognana, Canestrini, Selvotta ed Ex Cava Tovalca, nella periferia sud del IX municipio e a due passi dal santuario del Divino Amore, dove i residenti scendono in piazza per scongiurare l’arrivo della spazzatura rivendicando la loro correttezza nel portare avanti una raccolta differenziata in regola.
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