Emanuela Orlandi, Oggi: «Sparito un film poco dopo la scomparsa». Forse girato dagli stessi rapitori

Emanuela Orlandi, un altro mistero. Il settimanale Oggi : «Sparito un film girato poco dopo la scomparsa»
Emanuela Orlandi, un altro mistero. Il settimanale Oggi​: «Sparito un film girato poco dopo la scomparsa»
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Mercoledì 24 Febbraio 2021, 21:37

Un altro mistero nel caso di Emanuela Orlandi, la ragazza scomparsa a Roma quasi 38 anni fa e mai ritrovata. Secondo quanto scrive il settimanale Oggi nel numero in edicola da domani, l'ultimo giallo riguarderebbe la sparizione di un film sul caso girato in Turchia tre mesi dopo la scomparsa della ragazza e mai passato al visto della censura. Il regista Gianni Crea disse di averne riportato in Italia due copie: non si hanno notizie di quella di cui Gennaro Egidio, il legale della famiglia Orlandi, ottenne il sequestro immediato. Rubata quella custodita negli uffici della casa cinematografica Gaumont.

Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, ha commentato al settimanale: «La soluzione di uno dei due misteri ci porterà a capire e risolvere entrambi. Ne sono convinto». Oggi riporta che i Carabinieri del Reparto Operativo di Roma inoltrarono un rapporto giudiziario riservatissimo al Sostituto Procuratore Domenico Sica, titolare delle indagini.

Nel rapporto rivelano che i produttori sarebbero due trafficanti turchi, Ugur Terzioglu e Vedat Sakir, residenti a Roma e Milano, che sono a loro volta in stretto contatto con Bekir Celenk, indagato in Italia per traffico di droga e armi, imputato chiave nel processo per l'attentato a Papa Wojtyla, accusato da Agca di aver fatto l'intermediario per i servizi segreti bulgari nell'organizzare l'assassinio del Pontefice. Siamo nel 1983. Meno di due anni dopo Celenk morirà in carcere per un infarto. E i Carabinieri avanzano il sospetto che Terzioglu, in quanto legato a Celenk, possa conoscere notizie sulla scomparsa della ragazza. Come dire che «quel film su Emanuela potrebbero averlo girato i complici dei rapitori o addirittura gli stessi rapitori», scrive il settimanale. 

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