Elezioni comunali di Roma 2021: la Raggi rifiuta un ministero per candidarsi. Il centrodestra punta su Abodi. Il Pd è immobile

Elezioni comunali di Roma 2021: la Raggi rifiuta un ministero per candidarsi. Il centrodestra punta su Abodi, Pd immobile
Elezioni comunali di Roma 2021: la Raggi rifiuta un ministero per candidarsi. Il centrodestra punta su Abodi, Pd immobile
di Marco Esposito
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Mercoledì 27 Gennaio 2021, 20:19 - Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 08:53

Ha ascoltato la proposta, ha ringraziato, ma ha detto no. Virginia Raggi, pur di coronare il sogno di un secondo mandato da Sindaco di Roma, avrebbe declinato un'offerta di un ministero. Sembrava, in quel momento, quando Conte pensava di poter portare a casa la maggioranza assoluta anche al Senato nel voto di fiducia, proprio tutto fatto: la prima cittadina della Capitale sarebbe diventata ministra della Famiglia, con una delega ai diritti civili. Un'uscita di scena perfetta per la Raggi, che sarebbe stata “promossa” a un incarico nazionale, avrebbe evitato il giudizio dei romani dopo cinque anni di amministrazione della Capitale (che secono molti sarebbe molto duro) e avrebbe soprattutto permesso a Pd e M5S di trovare una convergenza su un nome da proporre ai romani replicando nella Capitale lo stesso schema che costituisce la maggioranza parlamentare del Governo Conte II.

VIRGINIA RAGGI CANDIDATA 

E invece niente. Virginia Raggi vuole andare avanti; la sindaca è convinta di raggiungere il ballottaggio e di potersela giocare – a quel punto – con il candidato della destra. Anzi, in realtà, la Raggi un piccolo sogno nel cassetto lo coltiva: essere lei stessa quel nome in grado di far convergere Pd e M5S in un'unica alleanza. Ipotesi respinta – almeno ufficialmente - al mittente dai democratici anche se non manca chi – in virtù del bene superiore dell'alleanza strutturale tra M5S e Pd - sarebbe disposto a sostenere la sindaca uscente

Proprio in quest'ottica andrebbe letto il tweet della sindaca dello scorso 15 Gennaio nel quale si congratulava con il segretario del PD Nicola Zingaretti per il “progetto di riqualificazione delle case popolari a Tor Bella Monaca a Roma”.

LO STALLO DEL PARTITO DEMOCRATICO

Il grosso del Partito Democratico, specialmente quello romano, gruppo consiliare in testa, non ne vuole sapere di appoggiare la sindaca e – nonostante si continui ufficialmente a parlare di Primarie – anche telematiche – si continua a cercare un nome “forte”, che metta tutti d'accordo e in grado di far rinunciare tutti i numerosi autocandidati. Ma il centrosinistra nella sua ricerca di un candidato sembra vivere uno stallo eterno.

Tentato dal rimandare il voto all'autunno, il Nazareno sembra essersi dimenticato della Capitale. Anche se tutti - a microfoni spenti - assicurano che, risolta la crisi di govero, verrà trovata una soluzione anche per questo nodo.

Tra le cose che preoccupano il centrosinistra, inoltre, c'è anche quello dell'eccessiva frammentazione: presentarsi alle elezioni comunali con l'area che si contrappone alla destra rappresentata da ben tre candidati – Carlo Calenda, Viriginia Raggi e il vincitore delle primarie – rischia di trasformarsi in un regalo agli avversari. E' necessario che qualcuno agisca per unificare il campo il più possibile, dicono i più cauti osservatori

CANDIDATO SINDACO DI ROMA CENTROSINISTRA: LE IPOTESI

Sono molti gli esponenti di centrosinistra che assicurano comunque che il Nazareno starebbe lavorando da tempo su un nome. Un nome in grado di mettere tutti d'accordo, e che – nella remota ipotesi in cui la Sindaca uscente decidesse di fare un passo indietro – sarebbe anche in grado di attrarre il Movimento 5 Stelle. La persona su cui Nicola Zingaretti starebbe esercitando la propria “moral suasion” sarebbe Roberto Gualtieri, già ministro dell'economia del governo Conte II, e vincitore, proprio a Roma, delle elezioni suppletive dello scorso anno. Altri spingono, invece, per una candidatura dal profilo "civico", "popolare"; in molti indicano in Paolo Masini, esponente storico dei democratici romani, ed ex assessore della Giunta Marino il volto adatto su cui puntare. Sono in molti, in effetti, sui social a sostenere apertamente l'ipotesi di una sua candidatura.

IL CENTRODESTRA PUNTA SU ABODI

Qualcosa, invece, si muove nel centrodestra. Dopo la candidatura di Andrea Bernaudo dei Liberisti italiani, Lega Fratelli d'Italia e Forza Italia sembravano sul punto di puntare su Guido Bertolaso. In realtà, il nome su cui il centrodestra avrebbe intenzione di convergere – come anticipato da Leggo qualche settimana fa – è quello di Andrea Abodi, presidente del Credito Sportivo e già presidente della Lega di Serie B. Abodi è una persona seria, con un curriculum di tutto rispetto, con un profilo “civico”, che rientra appieno nell'identikit tracciato dal centrodestra romano. In questi ultimi giorni – a quanto risulta a Leggo - Abodi starebbe seriamente valutando la proposta del centrodestra. 

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