Roma, c’è il Covid, troppi rischi per lo spaccio. Pusher super pagati: 400 euro al giorno e la foresteria

fortino_spaccio_tor_bella_monaca
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di Emilio Orlando
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Mercoledì 8 Aprile 2020, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 04:09

Il rischio è alto, ma pure il guadagno. Ai tempi del coronavirus spacciare droga è un vero affare: con la possibilità molto elevata di essere pizzicati dalle forze dell’ordine, ecco che la mala alza il cachet per i pusher e li ingaggia a suor di euro offrendo loro pure vitto e alloggio. Ben 400 euro di paga ogni giorno, poi c’è la foresteria dove - volendo - si può anche continuare a spacciare.
 

 

Ecco le novità, insomma, che tentano di eludere i frequenti blitz anti crimine a Tor Bella Monaca a Roma. Così gli spacciatori se ne stanno seduti nell’autobus come normali passeggeri, vanno a spasso con il cane nei parchi, spingono il passeggino con un “presunto” bambino oppure si mettono in fila al supermercato. Basta uno sguardo d’intesa e la domanda di droga si incontra con l’offerta nei posti più improbabili, mimetizzati dall’apparente normalità di una vita che di normale oramai non ha quasi più nulla. 

La nuova frontiera dello spaccio di droga in via dell’Archeologia a Tor Bella Monaca non si ferma nemmeno con emergenza Coronavirus. Centinaia di tossicodipendenti, che arrivano dal centro città e dalla provincia, sono stati fermati dalla polizia locale durante i controlli disposti dal Campidoglio e dalla Prefettura. Gli uomini del comandante Antonio Di Maggio hanno scovato decine di manufatti del comune e dell’Ater occupati abusivamente e trasformati in supermarket della cocaina, dell’hashish e dell’eroina. Ieri il “piccone della legalità” ha abbattuto le strutture abusive utilizzate come nuove basi di spaccio. I carabinieri, insieme ai detective della Municipale, hanno infatti setacciato il “ferro di cavallo”, ovvero il famoso fortino di via dell’Archeologia, smantellando una foresteria utilizzata dai clan per offrire l’alloggio agli spacciatori che vengono da altre località italiane al soldo dei clan criminali di Tor Bella Monaca.
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