Droga, nuova trovata dei clan: a Roma pusher e clienti salgono sui tetti

spaccio_sul_terrazzo_roma
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di Emilio Orlando
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Venerdì 10 Aprile 2020, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 09:02

Ora a Tor Bella Monaca si spaccia sui terrazzi sugli androni condominiali. L’emergenza Covid costringe infatti spacciatori e tossicodipendenti ad incontrarsi tra comignoli e entenne, nascondendosi dentro ai lavatoi. Salgono con la scusa di andare a trovare parenti che necessitano di cure: una vedetta in strada indica il percorso giusto e alcune donne assembrate sotto una tettoia, davanti ad un murales con la scritta rossa “crime” avvisano il pusher. 

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“Piano suonare più volte“, recita il cartello scritto con un pennarello e attaccato con il nastro adesivo sul campanello di un lavatoio dello spaccio, al ferro di cavallo in via dell’Archeologia 90. Si tratta di uno dei feudi del narcotraffico, come emerge nelle recenti inchieste, gestiti dalle famiglie malavitose dei Nastasi, Lionello, Moccia, Di Bello e Federici, mentre nel fortino della droga di via Scozza il clan Sparapano controlla lo spaccio nelle case rosse. 
I carabinieri e la polizia locale guidata dal comandante Antonio Di Maggio nel quartiere del Casilino hanno demolito gazebo e tettoie utilizzate dai capi-piazza per riparare gli spacciatori, reclutati a suon di centinaia di euro specie ora che la crisi da Covid-19 ha creato “esigenze” sociali inedite. 
Anche a Primavalle gli agenti del commissariato diretto da Tiziana Lorenzo hanno arrestato uno spacciatore di eroina che spacciava camminando sul marciapiede e teneva nascosta la droga dentro una siepe.
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