Concessioni balneari del litorale romano, Davide Bordoni: «Disapplicata una norma nazionale»

Davide Bordoni
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Martedì 19 Gennaio 2021, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 17:37

Il consigliere capitolino della Lega-Salvini Premier Davide Bordoni esprime le sue forti perplessità sul recente bando sulle Concessioni balneari del litorale romano. Secondo Davide Bordoni seguiranno infatti diversi ricorsi: “C’è una legge nazionale che proroga le concessioni demaniali fino al 2033”

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Il consigliere capitolino della Lega-Salvini Premier Davide Bordoni ha già fatto presenti le problematiche che potranno sorgere: “Riguardo alle Concessioni balneari del litorale romano - ha fatto sapere in una nota - ho scritto alcuni giorni fa al Segretariato generale di Roma capitale per esprimere diverse perplessità sul recente bando. Tutta una serie di norme completamente ignorate dall’amministrazione civica che porterebbero ricorsi difficili da contrastare; per questo motivo ho chiesto di valutare urgentemente la revoca in autotutela del bando comunale. C’è una legge nazionale che proroga le concessioni demaniali fino al 2033. Anche molti TAR, come era ovvio, stanno confermando questo indirizzo, come il caso di uno stabilimento balneare di Torre Chianca dove il Tribunale amministrativo ha dato torto al Comune di Lecce e ragione al concessionario. Ora mi aspetto una risposta celere da parte del segretario generale”.

Davide Bordoni spera si corra al più presto ai ripari: “La Lega in una situazione come quella di oggi ha subito compreso le difficoltà degli operatori del settore che non possono investire nel miglioramento dei servizi e delle strutture secondo le regole di un bando che la stessa categoria si è affrettata a definire "illegittimo e discriminatorio".

Uno dei pochi comuni ad aver disapplicato la norma nazionale è stato quello di Roma. Spero si ripari presto a questo palese errore, bisogna ridare forza ad un settore strategico della nostra economia, quello turistico balneare, affinché sia in grado di pianificare investimenti e attività”.

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“E’ odiosamente ingiusto il tentativo di confisca di aziende balneari perfettamente legittime e operanti con indebito arricchimento di terzi scelti con modalità arbitrarie”

"Cari amici e colleghi, come è noto il Comune di Roma, unico in Italia, ha messo a gara gli stabilimenti balneari di Ostia regolarmente assentiti e attualmente operanti. Si tratta di una decisione grave che abbiamo già tempestivamente e fermamente stigmatizzato in quanto, a nostro avviso, oltre ad essere illegittima è dannosa turisticamente perché favorisce affidamenti precari che penalizzano la qualità dei servizi. Il Comitato di presidenza della nostra Organizzazione ha deciso, quindi, di contrastare questa incauta iniziativa in ogni sede, anche in quella giudiziaria attraverso un ricorso ad adiuvandum presso l’Autorità giudiziaria competente, per l’affermazione della sua illegittimità in riferimento sia alla normativa italiana che al diritto comunitario. Siamo pronti a far valere le ragioni dei balneari in ogni sede giudiziaria sia nazionale che comunitaria e, se sarà necessario, anche presso la Corte europea dei diritti dell’uomo". Ad affermarlo è il presidente Antonio Capacchione

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