Un gatto in tangenziale 2, parla Montino il sindaco di Coccia di Morto: «A Cortellesi e Albanese dico: facciamo qui l'anteprima del film»

Da Coccia di morto nel mondo. Montino, il Sindaco di Fiumicino: «Quel "Gatto in tangenziale" che ci ha fatto diventare località cult»
Da Coccia di morto nel mondo. Montino, il Sindaco di Fiumicino: «Quel "Gatto in tangenziale" che ci ha fatto diventare località cult»
di Stefania Cigarini
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Venerdì 30 Luglio 2021, 07:25 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 18:08

Coccia di morto state of mind, uno stato della mente più che un semplice tratto di spiaggia dall’etimo decisamente iettatorio. La riscossa del litorale romano - ma il parallelo con il Paese post pandemia non faccia sollevare i sopraccigli alle intellighenzie - passa da qui, dopo la consacrazione del sequel di “Come un gatto in tangenziale”, sottotitolato, appunto, “Ritorno a Coccia de morto”.

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Nel film blockbuster è la spiaggia dei superburini romani contrapposta alle rene fighette di Capalbio. I due estremi del mondo - Monica (Paola Cortellesi) e Giovanni (Antonio Albanese) - che per un istante (la prospettiva di vita di un gatto in tangenziale) si incontrano.
E lì dove tutto ebbe inizio, lì si deve (imperativo) tornare. 


«Cortellesi, Albanese, due straordinari attori, il regista Milani, li invito qui, per una anteprima del film; il maxischermo lo mettiamo noi, sullo sfondo il mare, e il pubblico proprio qui, sulla spiaggia». 


La proposta è di Esterino Montino sindaco di Fiumicino (Roma), comune litoraneo che comprende la spiaggia in questione.

Altro che red carpet, qui c’è davvero la stradina da percorrere (volendo) in zatteroni e bikini leopardato, così le auto parcheggiate alla bell’e meglio. Nel frattempo, però, Coccia di morto s’è rifatta il look: «Abbiamo bonificato l’area un paio di mesi fa, con l’aiuto degli Aeroporti di Roma. Sono stati demoliti alcuni fabbricati, due senzatetto sono stati ospitati e assistiti altrove» spiega Montino. 


Effetto-film? «No, operazione prevista già compresa nel piano di appalti di pulizia delle spiagge libere del litorale» continua il Sindaco. Non c’è dubbio però che il successo cinematografico abbia trasformato questa località semisconosiuta in una meta di turismo, anche web, nazionale. 


Con i piedi affondati nella sabbia il Sindaco descrive lo “state of mind”: Coccia de morto è “una pineta monumentale in una riserva naturale che arriva alla spiaggia - che per 600 metri è riservata ai nudisti - poi prosegue, sgombra, fino alle propaggini di Focene”. 


Scordatevi Ibizia, Miami, Maldive e segnatevi questi nomi, perché l’estate 2021 cool passa da qui, Fiumara (confine sud), Coccia, Focene, Passoscuro, su su (verso nord) fino a Fosso Cupino e San Nicola: 23 chilometri di spiagge. E comunque c’è una Guida che elenca le meraviglie del posto dal porto di Traiano alle pinete monumentali. Fare di Albanese e Cortellesi cittadini onorari non è (ancora) il caso: «Sono però rimasto positivamente colpito la prima volta, quando ho visto il film. E sono contento anche se l’hanno descritta con i rifiuti, ma ci si può stare. Quelle citazioni hanno valorizzato il nostro territorio. È il potere del cinema, da Coccia di morto l’hanno trasformata in Coccia del mondo», parola di Sindaco.


E il nome, dopo il successo, non si tocca: «Risale al Settecento, ai tempi delle prime bonifiche dei Torlonia - spiega Montino - Scavando i canali si trovarono scheletri e molte teste, cocce come si diceva allora, di morti. Poveri annegati portati dal Tevere che le correnti marine avevano depositato qui, come adesso accade con i rifiuti». Mors tua, cinema nostrum.

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