Cinecittà, sequestri e torture ai tossicodipendenti che non pagavano la droga

L’operazione: 11 arresti. Sequestri e minacce ai tossicodipendenti “morosi”

(FRAME) Dalle prime luci dell'alba nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo e di Roma e i poliziotti del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno eseguendo un'ordinanza, emessa dal gip su richiesta della locale...
(FRAME) Dalle prime luci dell'alba nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo e di Roma e i poliziotti del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno eseguendo un'ordinanza, emessa dal gip su richiesta della locale...
di Mario Antoni
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Mercoledì 17 Aprile 2024, 06:00

Un giro d'affari da trecento mila euro. Ai tossicodipendenti 'morosi' che non pagavano la droga erano riservati trattamenti violenti. Si passava dal sequestro di persona alla tortura con la pistola puntata alla tempia, finché non veniva saldato il debito. Quartier generale della banda di criminali, smantellata ieri mattina all'alba con un blitz di polizia e carabinieri, era il quartiere di Cinecittà al Tuscolano e a capo dell'organizzazione c'era il quarantacinquenne Daniele Salvatori, che con dieci complici aveva messo su un commando specializzato nel narcotraffico e nel recupero crediti anche per contro di altre organizzazioni di spacciatori della Capitale, del frusinate e del viterbese. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale capitolino, Alessandro Artusi, ha disposto l'arresto di altre dieci persone, tutte indagate per rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi.

Gli investigatori dei Carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Roma e del I Distretto di polizia di Trevi Campo Marzio, durante le indagini hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza sugli undici malviventi e hanno dcumentato come fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga che avevano accumulato debiti. Durante i riscontri investigativi sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali dove venivano picchiati e minacciati fino ad obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. «Talvolta" - spiegano gli inquirenti in una nota - poiché si era esaurito il plafond giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati».

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