Casal Bruciato, Raggi insultata va via scortata. «I rom hanno diritto a quella casa»

Casal Bruciato, Raggi insultata e assediata. «I rom? Hanno diritto a quella casa»
Casal Bruciato, Raggi insultata e assediata. «I rom? Hanno diritto a quella casa»
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Mercoledì 8 Maggio 2019, 11:27 - Ultimo aggiornamento: 16:17

Continuano le proteste a Casal Bruciato: la sindaca Virginia Raggi è stata assediata e pesantemente insultata durante la sua visita alla famiglia rom assegnataria di una casa in via Satta, nella periferia Est di Roma. La sindaca ha dovuto ricorrere alla protezione della scorta per riuscire a lasciare via Satta tra le contestazioni degli inquilini delle palazzine di Casal Bruciato. «Buffona, non sei la nostra sindaca. Se li porti a casa sua», le urla dei vicini di casa della famiglia rom. Contestata anche la presente del IV municipio: «Facciano le piazzole attrezzate come in Europa per i nomadi, quali case?» La sindaca è uscita scortata dalla abitazione della famiglia nomade di Casal Bruciato bersagliata dalle proteste dei manifestanti. «Vergogna», «lercia» e altri pesanti insulti sessisti sono stati rivolti alla prima cittadina che a fatica ha raggiunto l'auto per andare via protetta dalle forze dell'ordine. 

Roma, tensione a Casal Bruciato . Urla contro una nomade: «Ti stupro»

«Siamo spaventati, speriamo di resistere». È quanto la famiglia nomade assediata a Casal Bruciato ha detto al direttore della Caritas di Roma don Ambarus che li ha incontrati assieme alla sindaca Virginia Raggi. «Ci hanno detto che speravano iniziasse finalmente una nuova vita per loro dopo 20 anni nei campi. Stanno cercando di capire cosa succederà. Sperano di poter resistere», ha detto Don Ambarus.

«Domani il Papa incontrerà il mondo dei rom, noi abbiamo invitato la famiglia la sera, quando la chiesa di Roma ospiterà il Papa a San Giovanni. Non sappiamo se verranno, ma sono stati molto onorati dell'invito anche se ora sono molto spaventati». Lo ha detto il vescovo ausiliare di Roma don Gianpiero Palmieri uscendo dalla casa popolare della famiglia nomade, a Casal Bruciato.



Raggi: hanno diritto alla casa. «Questa famiglia risulta legittima assegnataria di un alloggio. Ha diritto di entrare e la legge si rispetta. Siamo andati a conoscerli e sono terrorizzati. Abbiamo avuto modo di far conoscere questa famiglia ad alcuni condomini. Chi insulta i bambini e minaccia di stuprare le donne forse dovrebbe farsi un esame di coscienza. Non è questa una società in cui si può continuare a vivere». Così la sindaca di Roma Virginia Raggi uscendo dalla casa popolare assegnata alla famiglia nomade a Casal Bruciato.

L'assessore. L'assessore al Patrimonio del Comune di Roma, Rosalba Castiglione, interviene sull'ultima protesta anti-nomadi a Casal Bruciato. «Le scene di ieri sono terribili: sentir gridare "i impicchiamo" e soprattutto "ti stupriamo" ad una mamma con la bimba in braccio sono di una gravità... incommentabili. Ho certezza che la Questura si muoverà. Oggi il presidio è stato allontanato dal cortile».
 



Le regole saranno cambiate spiega. «Noi le assegnazioni le abbiamo sempre fatte. Noi abbiamo inserito - e continuiamo a farlo - nuclei di vari colori e non abbiamo avuto problemi di intolleranza», ha detto l'assessore parlando a Radio InBlu. «Ma oggi il clima è bollente per le elezioni, sono episodi di strumentalizzazione». Il bando che regola le assegnazioni delle case popolari «non lo abbiamo creato noi, è del 2012, è stato redatto sotto l'amministrazione di Alemanno, non c'è nulla di nostro in questo bando», ha sottolineato Castiglione in risposta alle polemiche delle destre. Anzi, l'assessore ha sottolineato la necessità di intervenire con un nuovo bando: «Dobbiamo aumentare patrimonio edilizio» a disposizione dei «nuclei familiari più piccolini» che «sono più indietro nell'assegnazione delle case».



E c'è tensione oggi anche per la doppia protesta: alle 17 CasaPound manifesterà in piazza Balsamo Crivelli, un'ora prima si riuniranno nello stesso posto i movimenti per la casa e i centri sociali: c'è il pericolo di scontri.

Catena di solidarietà per la famiglia nomade assegnataria di una casa popolare in via Satta a Casalbruciato, alla periferia est di Roma.
Dopo il sit-in di ieri da parte di movimenti e Asia Usb è stato lanciato un nuovo «presidio solidale» alle 16 nei pressi dello stabile. «A Casal Bruciato c'è una famiglia in trappola. E noi con lei. La nostra civiltà con loro» sottolineano gli organizzatori. «Doveva essere la loro nuova casa, si è trasformata in una gabbia - aggiungono - Una bambina ha avuto un attacco di panico, a due è venuta la febbre. Hanno paura, per ore non hanno chiuso occhio e neppure toccato cibo». E sempre oggi pomeriggio è in programma una manifestazione di Casapound a pochi metri di distanza

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