Verdone, video appello per il referendum Atac: «Romani l'11 novembre andate a votare»

Referendum Atac, video appello di Verdone: «Romani l'11 novembre andate a votare»
Referendum Atac, video appello di Verdone: «Romani l'11 novembre andate a votare»
2 Minuti di Lettura
Venerdì 2 Novembre 2018, 12:22 - Ultimo aggiornamento: 12:40

Carlo Verdone con un video-appello su Facebook invita i romani ad andare a votare per il referendum sull'Atac l'11 novembre prossimo.

«L'11 novembre c'è un referendum importante del quale molti romani non sanno assolutamente niente - dice il regista e attore dalla pagina Facebook "E questo è un minuto di Alegì" -. Invece è importante che vadano a votare, possono votare si o possono votare no, ognuno la pensa come è giusto che la voglia pensare. Però è un referendum sull'Atac, e la cosa mi sembra abbastanza seria perché ultimamente l'Atac ha avuto, e ci ha dato, ha dato soprattutto a tanti cittadini che usufruiscono dei mezzi, tante difficoltà».





«È un'azienda che ha dei grossi problemi - ha continuato Verdone - quindi è arrivato il momento che la pubblica amministrazione, non deve privatizzare, ma deve dare delle concessioni, affinché si possa fare una gara. Cioè, la città deve essere come divisa in lotti, e ogni lotto deve essere gestito in qualche modo da una concessionaria. E la pubblica amministrazione controllerà che tutto vada nel migliore dei modi. E secondo me la cosa più importante è che ne guadagneranno i cittadini in qualità, in efficienza, in sicurezza dei mezzi. Quindi secondo me è un referendum importante, proprio per rendere questa città alla pari di altre città di livello europeo. Perché noi siamo molto molto indietro. Quante immagini di autobus incendiati abbiamo visto? Rotti, in mezzo alla strada, trainati. No, non si può più andare avanti cosi, francamente. E quindi mi sembra un referendum importante ed invito tutti ad andarci, poi ognuno voterà quello che si sente di votare. E cosa importante - conclude - è che chi lavora nell'Atac dovrà chiaramente essere riassunto, attraverso nuove forme, nuove forme che si stabiliranno attraverso queste ipotetiche concessioni. Non dovranno restare disoccupati, questo è importante».



 

© RIPRODUZIONE RISERVATA