Roma, bilancio: i revisori bocciano 8 punti. Per l’organismo di controllo finanziario del Campidoglio i conti non tornano

Sala Giulio Cesare
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di Simone Pierini
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Giovedì 19 Dicembre 2019, 08:21
La maratona di fine anno per l’approvazione del bilancio preventivo di Roma Capitale andrà avanti fino a domani. A mettere in difficoltà il lavoro della giunta è la scomparsa dalla manovra del finanziamento da 45 milioni in tre anni destinati al decoro del centro storico.

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A questo si è aggiunto il parere dall’Oref, Organo di revisione economica e finanziaria capitolino, che se è vero come abbia espresso «parere favorevole» sulla proposta di bilancio di previsione 2020-2022 e sui documenti allegati, ha rilevato tuttavia alcune criticità proponendo alcuni suggerimenti e raccomandazioni. In particolare nel mirino i bilanci delle partecipate, in particolare per ciò che concerne l’Ama.

Tra i rilievi e le riserve l’Oref fa notare che «continuano ad assumere una rilevanza patologica le procedure di riconoscimento dei debiti fuori bilancio» e per tanto si raccomanda di «procedere tempestivamente al riconoscimento degli stessi e porre in essere ogni azione utile a evitare che se ne formino di nuovi». Ancora l’Oref evidenzia che la «mancata approvazione dei bilanci da parte di alcuni organismi partecipati espone il bilancio dell’ente al rischio di potenziali squilibri». 

Tra le partecipate che devono approvare il bilancio la più grossa è Ama, l’azienda capitolina per la gestione dei rifiuti. L’Oref invita quindi il Comune di Roma a «porre in essere quanto necessario all’approvazione dei bilanci pregressi» delle società partecipate e di «addivenire alla tempestiva conciliazione delle situazioni creditorie/debitorie nei confronti degli stessi». 

Per quanto riguarda gli incarichi di collaborazione autonoma l’Organo capitolino invita il Campidoglio a procedere a una programmazione per il triennio 2020-2022 e stabilire già nel bilancio un limite massimo di tali incarichi. Tra gli altri rilievi l’Oref suggerisce di monitorare costantemente l’andamento dei contenziosi, predisporre un piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, incrementare la capacità di incasso su alcune entrate tributarie. 
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