Barberini, metro chiusa da 317 giorni: apertura a primavera. «E l’assessore ai Trasporti dorme in Aula»

Barberini, metro chiusa da 317 giorni: apertura a primavera. «E l’assessore ai Trasporti dorme in Aula»
di ​Flavia Scicchitano
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Venerdì 31 Gennaio 2020, 08:51

Mobilità a singhiozzo nella capitale con stazioni metro chiuse e mai riaperte e ricorrenti guasti tecnici a quelle in funzione: un problema per tutti, la tenuta delle scale mobili, spesso fuori uso, con seri rischi per l’incolumità dei passeggeri. Il caso più eclatante è quello della fermata Barberini, off limits ormai da oltre 317 giorni: la riapertura potrebbe arrivare a primavera. Praticamente a un anno dalla sua chiusura.

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La stazione fu sequestrata il 21 marzo scorso, quando i gradini di una scala di risalita collassarono improvvisamente sotto i piedi dei passeggeri, senza provocare feriti. Ne seguì allora il blocco da parte dell’Autorità giudiziaria. Dopo dieci mesi di attesa e disagi, la fermata della linea A, snodo cruciale per il centro della capitale, avrebbe finalmente dovuto riaprire la scorsa settimana. Ma ancora un nulla di fatto: l’esito dei controlli dell’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi del Ministero sull’ultima scala che aspettava il collaudo ha dato esito negativo. Dunque ancora uno slittamento, inizialmente per «almeno di una settimana».

E siamo a oggi, con la metro ancora chiusa e nessuna data certa: l’ipotesi di una riapertura primaverile. Ma ad oggi, senza contare le interruzioni passate nelle stazioni Repubblica e Spagna, ad avere chiuso i cancelli è anche la stazione Cornelia, nel quadrante nord-ovest di Roma. La fermata è fuori servizio dall’inizio dell’anno per lavori su tutte le 18 scale mobili, con durata prevista di 14 settimane. Altre interruzioni del servizio, questa volta brevi, risalgono poi a martedì scorso: le due stazioni della linea A Furio Camillo e Re di Roma hanno aperto in ritardo a causa di un guasto tecnico alle scale mobili.

E intanto per la mancata riapertura della metro Barberini un’interrogazione è stata presentata dal senatore Bruno Astorre, segretario del Pd Lazio, al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. «La mancata riapertura della metro continua a provocare notevoli disagi a cittadini, lavoratori e turisti, con un considerevole danno economico all’intera rete di commercianti del centro di Roma. Quali iniziative il ministro intende adottare al fine di condurre l’amministrazione capitolina a porre in essere ogni azione possibile finalizzata al definitivo superamento delle più rilevanti criticità, nonché miglioramento delle condizioni strutturali dello stesso, limitandone inefficienze e disagi?».

«E l’assessore ai Trasporti dorme in Aula»
«E che un pisolino non te lo fai? Durante i lavori dell’Assemblea capitolina l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità ha pensato bene di farsi una dormita, tanto le cose funzionano così bene». Davide Bordoni in versione paparazzo ha pizzicato il responsabile dei trasporti romani mentre sonnecchiava all’ombra di Giulio Cesare. «Avrà lavorato molto per far ripartire le scale mobili di Barberini - continua il rappresentante della Lega in Campidoglio - oppure stava sognando la domenica ecologica o il rimedio per i bus che bruciano». Sonno o non sonno l’immagine dell’assessore della Raggi non è delle migliori.

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