Atac, scontro tra Regione e Comune sui fondi per i trasporti: ecco cosa è successo

Atac, scontro tra Regione e Comune sui fondi per i trasporti: ecco cosa è successo
Atac, scontro tra Regione e Comune sui fondi per i trasporti: ecco cosa è successo
di Flavia Scicchitano
2 Minuti di Lettura
Giovedì 14 Settembre 2017, 08:50
Grave atto della Regione Lazio che ha deciso di tagliare i flussi di cassa di Atac con un danno per l'azienda, i lavoratori, il servizio pubblico in città. A lanciare l'accusa, in un post su Facebook, è l'assessore alla Mobilità del Campidoglio, Linda Meleo. Immediata la replica da via Cristoforo Colombo: «Le risorse che Atac deve a Cotral e Trenitalia non sono debiti, Atac trattiene risorse e flussi finanziari che sono però di Cotral e Trenitalia», afferma l'omologo della Regione, Michele Civita, rispondendo su eventuali difficoltà, con il concordato di Atac, ai conti di Cotral in quanto creditore. 

È a colpi di dichiarazioni che si consuma lo scontro tra le due istituzioni: «La Regione ha stabilito di non pagare ad Atac il contratto sulle Ferrovie concesse - aggiunge Meleo - Così intende compensare 77 milioni di crediti che Cotral ha verso Atac, ceduti dalla stessa Cotral alla Regione con un atto che sembra configurarsi come un finanziamento nascosto all'azienda. Non voglio pensare che la Regione abbia fatto questa scelta in vista dell'imminente campagna elettorale ma appare singolare che nel momento in cui abbiamo deciso di portare avanti un'azione di risanamento e di rilancio di Atac, mediante il concordato preventivo in continuità, si disinteressino dei romani e dei lavoratori e si decida di accelerare su questo tema. Se il tentativo è affossare Atac possiamo assicurare che andrà a vuoto».

«Io auspico - ha affermato Civita - che nel bilancio che Atac deve ancora approvare sia chiara la distinzione tra i debiti, quelli commerciali in particolare, che devono andare poi nel concordato preventivo. Auspico che il bilancio sia fatto correttamente altrimenti metteremo in campo le nostre iniziative per spiegare al Comune, ad Atac ed eventualmente al tribunale che questi non sono debiti ma che loro hanno semplicemente introitato, si sono appropriati di flussi di casa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA