Comunali, i ballottaggi non tirano. Ai seggi a Roma il 30%, a Torino il 32. Urne aperte oggi dalle 7 alle 15

A Torino si abbassa di un punto percentuale, a Trieste è stabile, a Caserta è quasi dimezzata

Ballottaggio, affluenza in calo alle 23 al 39,45%. Urne aperte domani dalle 7 alle 15
Ballottaggio, affluenza in calo alle 23 al 39,45%. Urne aperte domani dalle 7 alle 15
di Alessandra Severini
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Domenica 17 Ottobre 2021, 12:22 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 15:11

Alta astensione nel primo giorno di voto dei ballottaggi per eleggere i sindaci in 65 Comuni. Erano chiamati al voto cinque milioni di italiani: ha votato molto meno del 40%. Il 33,3%, per la precisione, in calo di sei punti rispetto al primo turno alla stessa ora.
Dieci i capoluoghi di provincia chiamati ad eleggere il primo cittadino: Roma, Torino, Trieste, Varese, Savona, Latina, Benevento, Caserta, Isernia e Cosenza. La sfida più attesa quella della Capitale, dove sono in corsa Roberto Gualtieri (27,03% al primo turno) del centrosinistra ed Enrico Michetti (30,14%) per il centrodestra. Anche a Roma però l'astensione è stata alta: ferma al 30,87%, in calo di 6 punti.

Sindaco di Roma, ballottaggio nel deserto: non hanno votato 2 elettori su 3, soprattutto nei Municipi di periferia

I tre municipi in cui Gualtieri aveva ottenuto i risultati migliori sono quelli in cui il calo dell'affluenza è stato più contenuto, mentre alta è stata l'astensione nei quartieri periferici.

Il municipio in cui si è votato di più è il II, quello dei Parioli, quello in cui si è votato di meno è il VI, quello più periferico di Tor Bella Monaca. Entrambi i candidati a sindaco di Roma hanno votato in mattinata, così come ha votato il primo degli esclusi due settimane fa, Carlo Calenda che aveva già annunciato il proprio endorsement per Gualtieri. Non è stata invece vista al seggio l'altra grande esclusa, la sindaca uscente Virginia Raggi che comunque non aveva dato indicazioni di voto per il secondo turno.


Bassa affluenza anche a Torino, dove sono in corsa Stefano Lo Russo, candidato del centrosinistra che al primo turno ha ottenuto il 43,86%, e Paolo Damilano, candidato di Torino Bellissima e del centrodestra che si è fermato al 38,9% due settimane fa. Alle 23 nel capoluogo si era recato alle urne solo il 32,6% dei cittadini: quattro punti in meno rispetto a 15 giorni fa.


Seggi aperti anche oggi dalle 7 alle 15. L'esito del voto soprattutto a Roma e Torino avrà ripercussioni a livello nazionale. Il centrosinistra può misurare il peso degli elettori M5S disposti a sostenere i candidati Pd. Per il centrodestra è anche una battaglia interna fra Lega e FdI: a Roma Michetti è stato indicato da FdI mentre a Torino Damilano viene considerato vicino al ministro leghista Giorgetti.
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