Alta astensione nel primo giorno di voto dei ballottaggi per eleggere i sindaci in 65 Comuni. Erano chiamati al voto cinque milioni di italiani: ha votato molto meno del 40%. Il 33,3%, per la precisione, in calo di sei punti rispetto al primo turno alla stessa ora.
Dieci i capoluoghi di provincia chiamati ad eleggere il primo cittadino: Roma, Torino, Trieste, Varese, Savona, Latina, Benevento, Caserta, Isernia e Cosenza. La sfida più attesa quella della Capitale, dove sono in corsa Roberto Gualtieri (27,03% al primo turno) del centrosinistra ed Enrico Michetti (30,14%) per il centrodestra. Anche a Roma però l'astensione è stata alta: ferma al 30,87%, in calo di 6 punti.
I tre municipi in cui Gualtieri aveva ottenuto i risultati migliori sono quelli in cui il calo dell'affluenza è stato più contenuto, mentre alta è stata l'astensione nei quartieri periferici.
Bassa affluenza anche a Torino, dove sono in corsa Stefano Lo Russo, candidato del centrosinistra che al primo turno ha ottenuto il 43,86%, e Paolo Damilano, candidato di Torino Bellissima e del centrodestra che si è fermato al 38,9% due settimane fa. Alle 23 nel capoluogo si era recato alle urne solo il 32,6% dei cittadini: quattro punti in meno rispetto a 15 giorni fa.
Seggi aperti anche oggi dalle 7 alle 15. L'esito del voto soprattutto a Roma e Torino avrà ripercussioni a livello nazionale. Il centrosinistra può misurare il peso degli elettori M5S disposti a sostenere i candidati Pd. Per il centrodestra è anche una battaglia interna fra Lega e FdI: a Roma Michetti è stato indicato da FdI mentre a Torino Damilano viene considerato vicino al ministro leghista Giorgetti.
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