L'Accademia di Santa Cecilia riparte con le stelle della musica: da Levine a Gergiev, e gli emergenti Schultz e Borrow

L'Accademia di Santa Cecilia riparte con le stelle della musica: da Levine a Gergiev, e gli emergenti Schultz e Borrow
L'Accademia di Santa Cecilia riparte con le stelle della musica: da Levine a Gergiev, e gli emergenti Schultz e Borrow
di Elena Benelli
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Domenica 20 Settembre 2020, 19:40 - Ultimo aggiornamento: 20:50

Dopo i mesi di chiusura forzata la stagione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia si prepara a ripartire. Una sfida  affrontata con un programma di grande qualità e nomi di altissima risonanza nel panorama internazionale: Maurizio Pollini, Stefano Bollani, Beatrice Rana, Jan Lisiecki, András Schiff, Grigory Sokolov, Jean-Yves Thibaudet, Julia Fischer, Leonidas Kavakos, Mario Brunello, Salvatore Accardo, Maxim Vengerov per citarne alcuni. 

Sul podio di Santa Cecilia torneranno direttori noti e amati dal pubblico, come Vasily Petrenko, Semyon Bychkov, Daniele Gatti, Valery Gergiev, Myung-Whun Chung, Gianandrea Noseda, Trevor Pinnock, Sir John Eliot Gardiner, Jakub Hrůša, Juraj Valčuha, John Adams e James Levine, uno dei mostri sacri della bacchetta che ha diretto l’ultima volta a Santa Cecilia nel 2002.
 

 

Da segnalare il ritorno dopo quasi venticinque anni dall’ultimo concerto nel 1996, di Herbert Blomstedt, il più longevo dei direttori attualmente attivi, specialista del repertorio tedesco, che superata la soglia dei novant’anni è impegnato in una intensa attività concertistica e a Santa Cecilia dirigerà la Sinfonia n. 5 di Anton Bruckner.

Un calendario di ventotto concerti sinfonici, ventidue da camera e due tour europei impegneranno l’Orchestra e il suo Direttore Musicale, Sir Antonio Pappano, in autunno e in primavera. La produzione sinfonica in programma sarà interamente coperta dall’Orchestra, affiancata in dodici concerti dal Coro, istruito da Piero Monti.

Il 16 ottobre (repliche 17 e 18) la Stagione si inaugura con due brani monumentali che inducono a un raccoglimento spirituale: in linea con la tradizione che vede l’apertura di stagione con opere vocali, Coro e Orchestra eseguiranno il Te Deum di Bruckner e il Das Lied von der Erde di Mahler, ciclo di Lieder sinfonici che esprimono con intensità la crisi dell’Uomo rispetto al mistero che circonda la sua esistenza.

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Due gli appuntamenti nel mese di novembre che vedranno nuovamente in campo Pappano. Nel primo (5, 6, 7) dirigerà la Sinfonia n. 35 “Haffner” e il Concerto per violino n. 5 di W. A. Mozart. Solista la violinista Julia Fischer - che torna a Santa Cecilia dopo tre anni - presente in stagione come Artista in residence, impegnata in due concerti e altri appuntamenti che verranno annunciati nel corso dell’anno. 

Molti i debutti come quello dell’olandese Jaap van Zweden, attuale Direttore Musicale della New York Philharmonic e del finlandese Jukka Pekka Saraste; di Alpesh Chauhan, attuale Direttore della Birmingham Opera Company che dirigerà Beatrice Rana nel Concerto n. 2 di Rachmaninoff; prima volta anche per Kazuki Yamada Direttore Principale e Direttore artistico dell’Orchestre Philharmonique di Montecarlo che dirigerà Luigi Piovano nelle Variazioni Rococò di Čajkovskij.

Trevor Pinnock, pur essendo una presenza abituale delle stagioni ceciliane, debutterà alla guida dell’Orchestra di Santa Cecilia nell’Oratorio di Natale di J. S. Bach. E ancora, prima volta in calendario di stagione per Carlo Rizzari che dirigerà una serata interamente dedicata alla musica spagnola.
 
Tra le voci, non mancheranno nomi noti come la star della lirica Markus Werba che sarà interprete di una importante produzione, il ciclo Des Knaben Wunderhorn di Mahler, eseguito per la prima volta in forma integrale a Santa Cecilia nel corso di due serate sotto la direzione di Daniele Gatti. Nella Passione secondo Matteo diretta da Antonio Pappano, Julian Prégardien e Carolyn Sampson noti interpreti bachiani saranno affiancati da un cast internazionale specialista di questo repertorio.

Tra gli emergenti ecco i tenori americani Clay Hilley (in Mahler nel concerto inaugurale di stagione) e Brian Jagde (interprete delle Otto romanze di Verdi nella trascrizione di Luciano Berio); il francese Benjamin Bernheim (nell’Elias di Mendelsshon) e l’esuberante soprano sudafricano Golda Schultz (che ascolteremo nel Requiem tedesco di Brahms), considerata una delle più talentuose e versatili oggi sulla scena; gli italiani Mariangela Sicilia, Raffaele Lupinacci e Gianluca Buratto nel cast dello Stabat Mater di Rossini; Sara Mingardo e Andrea Mastroni in quello della Nona Sinfonia di Beethoven diretta da Gergiev.

Debutto per Tom Borrow, ventenne pianista israeliano salito alla ribalta nel gennaio 2019 che a Santa Cecilia eseguirà il Concerto per pianoforte e orchestra K 491 di Mozart diretto da Semyon Bychkov; debutto per il violinista ucraino Valerij Sokolov, considerato uno dei più interessanti della sua generazione; prima volta sul palco ceciliano per il pianista andaluso Javier Perianes e per il pianista islandese Víkingur Ólaffson che il New York Times ha definito il ‘Glenn Gould’ d’Islanda.

I programmi completi su www.santacecilia.it

Il cartellone fa parte di Romarama, il programma di eventi culturali promosso da Roma Capitale.

 

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