Pasqua zona rossa, cosa si può fare: spostamenti, seconde case, autocertificazione

Pasqua zona rossa, cosa si può fare: spostamenti, seconde case, autocertificazione
di Francesco Malfetano
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Giovedì 25 Marzo 2021, 16:41 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 06:51

Scuole, spostamenti e riaperture. Ad Aprile forse, qualcosa cambierà. Per il momento la sola certezza però è che la Pasqua in arrivo sarà "zona rossa" per tutti. Una sorta di lockdown generale (con qualche deroga) per l'intera Penisola, che non tiene conto della situazione epidemiologica di ogni singola regione: dal 3 al 5 aprile infatti, ovunque saranno applicate le restrizioni più rigorose. A stabilirlo è stato il primo decreto in materia firmato dal governo Draghi che, ricalcando per buona parte il provvedimento con cui gli italiani hanno fatto i conti durante le festività natalizie, sarà in vigore fino al 6 aprile. Per Pasqua e Pasquetta quindi non solo non ci saranno le tanto agognate riaperture di negozi e bar, quanto restano in vigore tutte le indicazioni ormai note: dalla necessità di compilare un autorcertificazione per qualsiasi spostamento al coprifuoco tra le ore 22 e le 5 del mattino, dalla chiusura dei ristoranti (eccetto che per asporto o consegne a domicilio) fino all'impossibilità di spostarsi tanto dalla propria Regione quanto dalla propria residenza se non per validi motivi (salute, lavoro, urgenza o rientro presso la propria abitazione, per cui niente scampagnate o pranzi all'aperto). Tuttavia sono diverse le deroghe concesse per quei tre giorni agli italiani.

SPOSTAMENTI E RICONGIUNGIMENTI
Ad esempio, nel rispetto del coprifuoco e del divieto di varcare i confini della propria regione, è consentito effettuare una visita al giorno a casa di amici e parenti.

Possono però muoversi non più di due adulti insieme, al massimo con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi. A differenza di quanto stabilito dal Decreto Natale però, quello attuale non pone formalmente un limite alle persone che si possono ricevere in casa e si limita a «raccomandare fortemente» di non invitare a casa persone diverse dai conviventi.


A ben vedere pure le regole che riguardano le seconde case appaiono meno stringenti rispetto al recente passato. Come chiariscono le Faq di Palazzo Chigi infatti, ci si può recare a prescidere dalla fascia di colore in cui esse sono collocate (a meno di ordinanze regionali come quelle della Sardegna, Toscana, Valle D'Aosta, Campania e della P.A. di Bolzano). Tuttavia può andarci solamente un singolo nucleo familiare e solo se la casa non è abitata da altri. Inoltre la famiglia deve essere in grado di dimostrare di essere proprietaria o affittuaria da una data antecedente il 14 gennaio 2021. Il rientro in queste case invece è sempre consentito, sia che esse si trovino dentro che fuori dalla regione di riferimento.

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Allo stesso modo - pure varcando i confini regionali - sono ovviamente sempre consentiti i ricongiungimenti tra partner che vivono in comuni o regioni differenti (a patto che questo avvenga all'interno dell'abitazione principale), gli spostamenti per vedere i propri figli minorenni nel caso dei genitori separati o quelli per prestare assistenza ad una persona non autosufficiente non assistita da nessuno in quel periodo (un solo parente adulto). 

COSA SI PUÒ FARE?
Se è vero che per questa Pasqua si dovrà quindi rinunciare alla gita fuori porta (non è infatti consentito spostarsi se non per validi motivi), si potrà invece recarsi in un parco o semplicemente a fare una passeggiata. L'attività motoria è infatti sempre consentita, ma solo se fatta individualmente, portando una mascherina con sé, evitando assembramenti e soprattutto restando nei pressi della propria abitazione. Discorso diverso per chi ha in mente una lunga pedalata. A patto di partire dalla propria casa e farvi ritorno infatti, e dunque non caricare la bicicletta in macchina per raggiungere un punto di partenza differente, ci si può anche allontanare dal proprio comune pedalando.

 


Ci si può inoltre spostare per andare in chiesa o negli altri luoghi di culto scegliendo però sempre il più vicino a casa. Infatti, l’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro.

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