Riaperture a maggio, palestre e piscine: dalle distanze alle sanificazioni, le regole allo studio del Cts

Palestre e piscine, dalle distanze alle sanificazioni: le regole allo studio del Cts per le riaperture
Palestre e piscine, dalle distanze alle sanificazioni: le regole allo studio del Cts per le riaperture
di Raffaele Alliegro
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Mercoledì 14 Aprile 2021, 17:18 - Ultimo aggiornamento: 19:01

Allenamenti individuali. Distanza tra le persone di due metri nelle palestre e di 10 metri quadri nelle piscine. Igienizzazione obbligatoria degli attrezzi dopo l'uso. Sono le regole che con ogni probabilità andranno seguite alla riapertura, ritenuta vicina, di palestre e piscine. Le stesse regole fissate a febbraio dal Comitato tecnico scientifico. La data non è stata ancora stabilita. Ma la decisione sulle riaperture sarà presa probabilmente dal consiglio dei ministri la prossima settimana. Vediamo allora nel dettaglio quali sono le misure già suggerite dal Cts e da cui si dovrebbe partire per fissare le nuove regole.

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Le distanze

Prima di tutto le distanze interpersonali.

Nelle palestre sarà probabilmente obbligatorio mantenere una distanza minima adatta all'intensità dell'esercizio e mai inferiore ai due metri. Nelle piscine invece ogni nuotatore dovrà avere a disposizione un'area di rispetto pari a dieci metri quadrati. Nelle palestre, inoltre, gli atleti dovranno pulire con un prodotto igienizzante gli attrezzi ogni volta che vengono usati. E non potranno utilizzare le docce, facendo anche attenzione a non lasciare in spazi comuni gli indumenti usati per l'allenamento. Altre regole: bere da bicchieri monouso o dalla propria bottiglia, usare il proprio tappetino oppure igienizzare quello di uso comune. Norme specifiche andrebbero adottate per i dispenser che contengono i prodotti disinfettanti: il loro numero va deciso in relazione alla grandezza della palestra, sistemandoli comunque all'ingresso di ogni area, dallo spogliatoio ai servizi, e in tutte le zone di passaggio.

Le differenza tra zone

Infine nel documento di febbraio si è fatta una distinzione tra zone arancioni e gialle. Nelle prime le palestre e le piscine possono consentire le attività sportive di base individuali e dilettantistiche non di squadra o di contatto, oppure gli allenamenti individuali per le attività sportive di contatto e di squadra. Nelle zone gialle, invece, saranno probabilmente possibili anche gli allenamenti per gli sport dilettantistici di squadra e di contatto.

 

 

Il confronto

Le proposte sul calendario e sulle regole per riaprire parallelamente cinema, teatri, musei e palestre sono state messe sul tavolo dalle Regioni in vista del confronto con il governo. E l'ipotesi è quella di riaprire a maggio. L'incontro della Conferenza Stato-Regioni si terrà nelle stesse ore della riunione dei tecnici del ministero della Salute che dovrà valutare gli ultimi dati epidemiologici e precederà di 24 ore la cabina di regia tra i partiti della maggioranza nella quale verrà definito il nuovo pacchetto di misure, compreso il prolungamento dello stato di emergenza, probabilmente fino al 31 luglio.

 

«La decisione sulle riaperture sarà presa probabilmente la prossima settimana dal consiglio dei ministri» conferma il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Ma quando si riapre? Date ancora non ce ne sono e il braccio di ferro nel governo è ancora in atto tra chi chiede una ripartenza prima della fine di aprile e chi invece invita ad aspettare la scadenza dell'attuale decreto, cioè il 30 aprile.

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