Palestre, amici, bar, ristoranti e mascherine: ecco come riparte l'Italia da lunedì 18 maggio

Palestre, amici, bar, ristoranti e mascherine: ecco come riparte l'Italia da lunedì 18 maggio
Palestre, amici, bar, ristoranti e mascherine: ecco come riparte l'Italia da lunedì 18 maggio
di Francesco Malfetano
5 Minuti di Lettura
Giovedì 14 Maggio 2020, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 15 Maggio, 13:18

Il giorno della ripartenza è vicino. Lunedì 18 maggio è la data da segnare in rosso sul calendario degli italiani. In un colpo solo si alzeranno le serrande di centri commerciali, negozi, ristoranti, parrucchieri, centri estetici e di studi odontoiatrici (anche per interventi non urgenti). Non solo. Il 18 è anche la data in cui diremo addio ai moduli di autocertificazione (se non per spostarsi tra regioni) e a tutti i divieti. Le uniche limitazioni rimaste a ritmare la quotidianità dei cittadini saranno il divieto assembramento e quello di trasferimento in un’altra regione.

La ripartenza quindi è davvero dietro l’angolo. Ad un metro di distanza e con la mascherina ormai d’ordinanza a proteggerci, c’è solo da aspettare i primi dati del monitoraggio del ministero della Salute che arriveranno oggi, 14 maggio, e poi il governo varerà il piano che per la ripresa. Ma cosa cambia davvero nella vita di ogni giorno? Cosa è consentito e cosa no? Quali saranno le novità successive?



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AUTOCERTIFICAZIONI: NO/SI
Ci si potrà spostare all’interno del territorio della propria regione senza bisogno di autocertificarne le motivazioni. Bisognerà invece giustificare eventuali trasferimenti da una regione all’altra dato che varcare i confini è possibile solo per «Motivi di lavoro, motivi di urgenza, motivi di salute». Allo stesso modo non è ancora consentito fare visita ai congiunti residenti in un’altra regione.

ASSEMBRAMENTI: NO
Resta il divieto di riunirsi con altre persone tanto per strada quanto in luoghi chiusi. È ancora obbligatorio mantenere le distanze di sicurezza. Per questo, nei locali pubblici che riapriranno saranno indicate delle metrature standard entro cui ci si potrà muovere. Ancora limitate anche le visite nelle abitazioni private. È necessario anche al chiuso mantenere il giusto distanziamento e, quindi, dovrebbe rimanere invariato il divieto di organizzare feste.

AMICI: SI
Non solo i congiunti. Da lunedì sarà possibile incontrare gli amici ma sempre mantenendo la distanza e, ove possibile, indossando la mascherina. Nessuna limitazione prevista sul numero di persone che si potranno incontrare.

MASCHERINA: SI
Obbligatoria in luoghi chiusi e negozi. Nel caso di locali commerciali considerati particolarmente a rischio, come supermercati o rivendite di generi alimentari, bisognerà anche dotarsi di guanti. La mascherina resta invece solo consigliata in luoghi aperti e affollati come strade o piazze che ospitano molti negozi.

BAR E RISTORANTI: SI
Come annunciato si alzeranno le loro serrande a patto che i titolari garantiscano un distanziamento di almeno 4 metri per cliente. Nel caso in cui, la curva epidemiologica ed R0 continuassero a scendere, norme e protocolli saranno rivisti in favore di una maggiore libertà.

CENTRI COMMERCIALI: SI
Al momento appare certa la riapertura ma, come per bar e ristoranti, bisognerà rispettare delle regole ferree. Tra queste con molta probabilità ci saranno ingressi scaglionati - un po’ come avvenuto fino ad ora per i supermercati - e orari differenziati di apertura e chiusura.

PARRUCCHIERI: SI
Sarà di nuovo possibile tagliarsi i capelli ma solo su appuntamento e rispettando un rigido protocollo. I titolari dei saloni - che potranno restare aperti anche domenica e lunedì - dovranno infatti far rispettare la distanza di almeno 2 metri tra clienti, verificare corretta santificazione e igiene di ambienti e strumenti, e far indossare sempre la mascherina. Inoltre sono obbligatori il lavaggio dei capelli prima di qualsiasi trattamento e l’utilizzo di mantelle o grembiuli monouso. Sarà possibile utilizzare asciugamani monouso ma anche riutilizzabili, solo se lavati ad almeno 60 gradi per 30 minuti. Da usati devono finire in sacchi impermeabili e chiedubili che consentano di entrarvi in contatto fino al momento del lavaggio.

CENTRI ESTETICI: SI
Rientrando nell’universo di chi si occupa della cura della persona, i centri estetici per riaprire dovranno rispettare le stesse norme dedicate ai parrucchieri ma con delle ulteriori indicazioni. Niente trattamenti con il vapore a meno che non avvengano in locali fisicamente separati che devono essere arieggiati al termine di ogni prestazione. Per chi lavora nei centri è inoltre obbligatorio, insieme alla mascherina chirurgica, anche l’uso di visiere o schermi facciali. Nel caso in cui il trattamento al viso richieda l’utilizzo di aerosol bisognerà invece indossare una mascherina FFP2 o FFP3 senza valvola. Obbligatoria anche la disinfezione della cabina utilizzata ad ogni cambio cliente.

SAUNE: NO
Nonostante la riapertura dei centri estetici, restano ancora inutilizzabili saune, bagni turchi e idromassaggi. Il rischio che veicolino il virus è troppo alto.

DENTISTI: SI
Ripartono anche gli studi di odontoiatria con obblighi precisi per medici e pazienti. I dovranno indossare mascherine FFP2 e visiere e camici idrorepellenti monouso. Per il paziente invece obbligatorio usare occhiali protettivi.

SECONDE CASE: SI/NO
Sarà consentito spostarsi nelle seconde case, anche per soggiornare, ma esclusivamente se all’interno della regione di residenza. Resta però la possibilità di raggiungerle, anche sul territorio di un’altra regione, solo per motivi di urgenza e manutenzione, senza però restare.

MUSEI: SI
Riparte anche il mondo della cultura ma per far visita ai musei sarà necessaria la prenotazione. All’ingresso bisognerà aspettare il proprio turno in una fila distanziata e seguire i percorsi definiti. Stop alle cuffie per le audioguide (eccetto se sanificate) e agli schermi touch che raccontano le opere.

PALESTRE: SI, DAL 25 MAGGIO
Non ci sarà ufficialità immediata, ma secondo Vincenzo Spadafora, ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, quella del 25 maggio è una data plausibile per consentire la riapertura di palestre, centri sporti e tutto lo sport di base. Sono allo studio linee guida e protocolli.

 

 
 
 
 
 

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