Oligarchi, Mordashov è il primo colpito dall'Italia: sequestrato a Imperia il maxi yacht «Lady M». È l'uomo più ricco di Russia

Al via i primi sequestri dei beni di lusso degli amici dello zar finiti nei giorni scorsi nella blacklist dell’unione europea

Oligarchi russi, prime sanzioni dall'Italia: sequestrati yacht e beni per 140 milioni
Oligarchi russi, prime sanzioni dall'Italia: sequestrati yacht e beni per 140 milioni
di Michela Allegri
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Venerdì 4 Marzo 2022, 21:47 - Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 19:35

Conti per 140 milioni di euro, ville e maxi-imbarcazioni di lusso. Sono arrivati i primi provvedimenti del governo italiano. La Guardia di finanza ieri ha sequestrato i due yacht degli oligarchi russi ormeggiati in Riviera e finiti al centro delle sanzioni disposte a livello internazionale. Il Nucleo di polizia valutaria, con la collaborazione del Nucleo di polizia Economico finanziaria di Imperia e del Reparto operativo aeronavale di Genova, ha messo i sigilli al «Lady M», ormeggiato nel porto di Imperia: uno scafo da più di 60 metri, con la statua di un giaguaro in acciaio installata sulla prua, che vale 65 milioni di euro. È di proprietà di Alexey Mordashov, 56 anni, multimiliardario, principale azionista e presidente di Severstal e dal 2003 comproprietario di Rossiya Bank. Il suo patrimonio personale è stimato in 23 miliardi di dollari. I finanzieri sono poi saliti a bordo del «Lena», lo yacht dell’oligarca Gennady Timchenko, magnate dell’energia e amico personale del presidente russo. L’imbarcazione, di 40 metri, era ormeggiata a Sanremo. Tra i provvedimenti disposti dal Comitato di sicurezza finanziaria nei confronti di beni di magnati russi in Italia, c’è anche Villa Lazzareschi - valore 3 milioni di euro -, in provincia di Lucca. È riconducibile a Oleg Savchenko. Tra i magnati nel mirino c’è anche Igor Sechin, alla guida del colosso statale del petrolio Rosneft.

 

Il valore delle sanzioni

Valgono in tutto 140 milioni i beni che l’Italia ha iniziato a sequestrare, seguendo l’esempio di altri paesi dell’Ue. «Sono in corso di adozione provvedimenti di congelamento sul territorio italiano di beni mobili e immobili appartenenti a soggetti russi presenti nelle liste dei regolamenti europei», ha detto il Ministero dell’Economia, che ha riunito il comitato di sicurezza finanziaria per fare il punto della situazione e procedere con i provvedimenti.

Nei giorni scorsi sequestri di mega-yacht e di altri beni sono stati effettuati in Francia e Germania. È già arrivata anche la richiesta della Uif di Bankitalia a banche e operatori finanziari di comunicare «non appena possibile» le «misure di congelamento di fondi e risorse economiche» dei soggetti russi colpiti dalle sanzioni europee.

 

Il comitato

Il Csf è stato fondato nel 2001 ed è presieduto dal Direttore Generale del Tesoro. È composto da rappresentanti del Mef, dell’Interno, della Giustizia, degli Affari Esteri, della Banca d’Italia, della Consob, dell’Isvap, dell’Unità di informazione finanziaria, della Finanza, della Dia, dei Carabinieri e della Direzione nazionale antimafia. Il ministero dell’Economia ha spiegato in una nota che «Il Comitato ha condotto una ricognizione delle misure di congelamento di fondi, risorse economiche mobili e immobili, sinora adottate nei confronti delle persone ed entità russe individuate nelle liste allegate ai suddetti regolamenti, e degli scambi informativi in corso». E ha aggiunto che «continuerà a garantire il massimo raccordo delle iniziative e azioni amministrative e investigative necessarie ad assicurare l’efficacia delle sanzioni». 

Le contromosse degli oligarchi

Molti oligarchi, però, hanno preso provvedimenti per proteggere i loro patrimoni, come vendere in anticipo azioni e partecipazioni. Alcuni di loro possono anche contare sul doppio passaporto concesso da Malta o Cipro negli anni scorsi. Ma il governo italiano non sta a guardare. Il ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, ha dato l’ok alla task force che si dovrà occupare dei contraccolpi per le imprese che operano direttamente in Russia e Ucraina. Mentre Sace annuncia la sospensione temporanea della «valutazione dell’assunzione di nuovi rischi per l’attività di export credit in Russia e in Bielorussia». Anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è intervenuto: «Stiamo cominciando ad eseguire una serie confische di beni mobili e immobili di oligarchi in Italia, ma al G7, come al consiglio degli Affari esteri europeo, abbiamo ordinato una task force europea per aggredire i beni degli oligarchi soprattutto nei paesi dell’occidente, in particolari i beni immobiliari».

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