Gianluigi De Palo su Leggo: «Il Covid degli adolescenti»

Gianluigi De Palo su Leggo: «Il Covid degli adolescenti»
Gianluigi De Palo su Leggo: «Il Covid degli adolescenti»
di Gianluigi De Palo
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Giovedì 13 Gennaio 2022, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 12:31

Il primo mese di pandemia il tema principale era: Come faranno i bambini senza poter uscire?. E intanto gli adolescenti finivano in Dad, sospendevano silenziosamente lo sport, tanificavano nelle loro stanze sempre più disordinate e s'incontravano in piazze digitali e popolate di mondo.

Poi finalmente si è iniziato a parlare anche di loro e, dopo quasi due anni, arrivano finalmente sussidi psicologici. E torna di moda parlare di loro. Ora la domanda, che mi ponevo qualche giorno fa con altri genitori: E quelli che sono rimasti a galla? Che hanno trovato risorse? Che hanno inventato strategie e attivato reti nuove e impensate proprio grazie a questo tempo di crisi?

Non lasciamoli cuocere nel brodo di una comunicazione che non alimentandosi mai di equilibrio rischia di far sentire alieni coloro che rimangono a galla e trovano motivazioni e speranze. Gli adolescenti che soffrono vanno sostenuti, ma quelli che se la stanno cavando vanno difesi. La risposta è la presenza mai la generalizzazione. Curiamoci delle ferite, senza suggerire le angosce.


occhidipadre@leggo.it

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