Nuovo decreto, coprifuoco, centri commerciali, palestre e piscine: le date delle riaperture da maggio a luglio. Zona bianca: ecco cosa cambia

Coprifuoco, calendario riaperture centri commerciali, palestre e piscine. Zona bianca: ecco cosa cambia
Coprifuoco, calendario riaperture centri commerciali, palestre e piscine. Zona bianca: ecco cosa cambia
di Francesco Malfetano
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Martedì 18 Maggio 2021, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 10:22

Prima lo slittamento del coprifuoco, poi la riapertura dei centri commerciali nel weekend e, infine, quella delle palestre al chiuso. L'accelerazione per la ripartenza dell'Italia alla fine è arrivata. E così, calendario alla mano, la parte restante del mese maggio si candida ad essere un po' la sliding door del ritorno alla normalità. Dopo l'accordo raggiunto dalla maggioranza ieri nel Consiglio dei Ministri, da domani infatti inizierà un lungo domino che terminerà solo il prossimo primo luglio. Le date da segnare in rosso però sono tante.

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Il calendario delle riaperture

19 MAGGIO: COPRIFUOCO ALLE 23
Non appena il presidente Mattarella avrà firmato il decreto, il testo entrerà in vigore.

Così dalla mezzanotte di oggi (e quindi a partire dalla serata di domani) la prima misura ad impattare sulla quotidianità degli italiani sarà lo slittamento del coprifuoco di un'ora. Il nuovo limite orario per il rientro a casa è stato fissato alle ore 23. Poi si andrà verso una sua graduale eliminazione. Dal 7 giugno infatti, questo passerà alla mezzanotte. Dal 21 giugno invece sarà abolito. 

22 MAGGIO: CENTRI COMMERCIALI
Attesissimo dagli operatori, è finalmente arrivato il via libera per l'apertura nei giorni festivi e pre-festivi dei centri commerciali. Per cui, già da questo sabato e questa domenica (il 22 e il 23 maggio), si potrà tornare a fare shopping.
Nelle stesse date potranno riaprire anche gli impianti di risalita delle piste da sci. 

24 MAGGIO: PALESTRE
Da lunedì prossimo invece, il 24 maggio, ripartono finalmente anche le palestre e i centri fitness indoor. Ovviamente però bisognerà rispettare i protocolli ormai noti. Per cui adeguato distanziamento, sanificazione costante di ambienti e attrezzi, e soprattutto divieto assoluto di fare la doccia. In compenso si potranno utilizzare gli spogliatoi, a patto di tenere i propri indumenti (compreso il borsone) all'interno di una busta usa e getta. 

1 GIUGNO: BAR E RISTORANTI E ZONE BIANCHE
Il nuovo decreto dà anche una nuova boccata d'aria a baristi e ristoratori. A partire dal primo giugno infatti, non solo saranno ammesse le consumazioni al bancone per i bar ma i ristoranti potranno finalmente riaprire anche al chiuso. Non bisognerà più sedere necessariamente nei dehors su strada o comunque all'aperto, sarà possibile pranzare e soprattutto cenare, anche nelle sale interne. 
Non solo. Giugno segnerà anche il grande ritorno delle zone bianche, ovvero delle aree in cui l'incidenza è inferiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti e, quindi, le restrizioni possono essere ridotte al minimo. Per questo dal primo del prossimo mese in Molise, Friuli Venezia Giulia e Sardegna non ci sarà coprifuoco e nessun'altra restrizione se non quelle di evitare gli assembramenti, rispettare il distanziamento e indossare la mascherina. Dal 7 giugno invece, toccherà ad Abruzzo, Veneto e Liguria. 

15 GIUGNO: MATRIMONI
E da metà giugno arriva anche l'atteso via libera al settore del wedding. Dal 15 infatti, si potrà tornare a festeggiare i matrimoni, con banchetti e feste private. Ovviamente nel rispetto dei rigidi protocolli redatti assieme alle associazioni di categoria e, soprattutto, c'è la grande novità del green pass. Tutti i partecipanti dovranno quindi avere con sè il certificato di avvenuta vaccinazione, di guarigione dalla Covid 19 o l'esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti. Esattamente lo stesso discorso e la stessa valida sono validi anche per fiere e congressi. 
Il 15 giugno inoltre è anche la data fissata per la riapertura dei parchi tematici. 

1 LUGLIO: PISCINE E CENTRI TERMALI
Per ultime, almeno per il momento, piscine al chiuso e centri termali. Queste infatti potranno riaprire - nonostante le proteste - solo a partire dal 1 luglio. La stessa data è quella prescelta non solo per sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casino ma anche per centri culturali, sociali e ricreativi.

GLI ESCLUSI
Grandi esclusi dal decreto sono discoteche e sale da ballo, sia all'aperto che al chiuso. In questo caso il governo ha ritenuto fosse ancora troppo rischioso ragionare su una loro riapertura, soprattutto in virtù del fatto che il luoghi sono frequentati principalmente dai più giovani. Una fascia di popolazione che al momento è vaccinata pochissimo. Basti pensare che tra i 20-29 anni solo l'11% ha ricevuto almeno una dose di vaccino. 

 

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