Novavax a fine gennaio, Figliuolo: «Le pillole sono già arrivate. Vaccino contro Omicron? Arriverà tra mesi»

Il commissario straordinario: "Terza dose ai bambini? E' ancora presto per fare valutazioni"

Novavax a fine gennaio, Figliuolo: «Le pillole sono già arrivate. Vaccino contro Omicron? Arriverà tra mesi»
Novavax a fine gennaio, Figliuolo: «Le pillole sono già arrivate. Vaccino contro Omicron? Arriverà tra mesi»
di Cristiana Mangani
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Giovedì 23 Dicembre 2021, 06:47 - Ultimo aggiornamento: 24 Dicembre, 12:22

Dopo poco meno di un anno dalla nomina a Commissario straordinario, il generale Francesco Paolo Figliuolo può dire di aver mantenuto le promesse: la vaccinazione non ha mai avuto sosta e, ora, terza dose e immunizzazione dei bambini stanno procedendo rapidamente.

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Commissario Figliuolo, sono passati due anni dai primi contagi, ma la situazione resta preoccupante, quando finirà?
«Le vaccinazioni costituiscono una barriera efficace contro il Covid e le sue varianti.

Grazie al lavoro di squadra siamo ad oltre 107 milioni di somministrazioni, con una percentuale di copertura con almeno una dose o guariti, della popolazione over 12 vicina al 90%. È una barriera protettiva robusta che si sta rinforzando ulteriormente grazie alle terze dosi che oggi hanno già raggiunto 16 milioni di persone».


È il momento della vaccinazione dei bambini, sarà necessaria anche per loro la campagna di richiamo?
«Per i bambini di età tra i 5 e gli 11 anni è da poco cominciata la campagna di immunizzazione con una specifica formulazione pediatrica del vaccino Pfizer, che prevede due somministrazioni a tre settimane di distanza l'una dall'altra, utilizzando un terzo della dose prevista per gli adulti. Vaccinare i più piccoli è importante per proteggerli e per limitare gli effetti del virus, che non fa sconti sull'età. Tuttavia, è ancora troppo presto per fare previsioni sull'eventuale necessità di una futura terza dose».


Si comincia a parlare di immunizzare i piccoli al di sotto dei 5 anni, non sarebbe utile tentare di convincere chi continua a opporsi al vaccino?
«È dall'inizio di novembre che stiamo osservando un trend in ripresa per quanto riguarda le prime somministrazioni. Merito, tra l'altro, del ruolo dei medici di medicina generale e dei farmacisti, figure di riferimento che giocano un ruolo importante in termini di persuasione. Un discorso analogo vale per i pediatri di libera scelta, che possono fornire consigli ai genitori sulla base di evidenze scientifiche per ciò che riguarda la vaccinazione dei più piccoli. Ciò non esclude che se si rendesse disponibile in futuro una formulazione pediatrica per i più piccoli e, qualora la comunità scientifica fosse concorde, questa potrebbe essere una ulteriore arma per proteggere una fascia di popolazione ancora non coperta, ampliando la platea dei vaccinabili».


Il contact tracing sta mettendo in difficoltà le Asl, aveva garantito l'aiuto dell'esercito, cosa sta succedendo?
«La situazione attuale vede personale sanitario della Difesa operare su richiesta delle ASL, qualora le Regioni necessitino di supporto per soddisfare le richieste che provengono dalle scuole. Sono finora sei le Regioni (Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Sicilia) che hanno chiesto l'intervento delle Forze Armate. La Difesa - nell'ambito dell'operazione Athena - ha messo a disposizione team mobili e laboratori di biologia molecolare. Ad oggi, su richiesta delle ASL, il Comando Operativo di Vertice Interforze ha pianificato e gestito interventi presso 300 istituti scolastici effettuando oltre 12 mila tamponi».

 


Stanno per arrivare le pillole Pfizer anti Covid e il vaccino Novavax: avremo le forniture necessarie?
«La Struttura commissariale, su indicazione del ministro della Salute, ha acquisito un quantitativo di farmaci antivirali orali del tipo Molnupiravir e Paxlovid, pari rispettivamente a 50 mila cicli di trattamento e 200 mila cicli di trattamento. Le prime dosi dei Molnupiravir (Merck), circa 12mila trattamenti, sono arrivate ieri, in anticipo sui tempi previsti. Mentre le prime consegne di Paxlovid (Pfizer) sono attese per febbraiomarzo 2022. Per quanto riguarda i vaccini l'Ema, in data 20 dicembre, ha approvato il quinto vaccino per la prevenzione del Covid-19 nell'Unione Europea. Si tratta del vaccino nuvaxovid (Novavax), che è un vaccino a base proteica indicato per gli over 18. La prima tranche arriverà presumibilmente già alla fine del mese di gennaio».


La variante Omicron sembra bucare i vaccini, quando avremo quelli aggiornati?
«I dati fin qui disponibili tendono a mostrare che la terza dose protegge dalla variante Omicron, ripristinando una protezione alta sulla malattia e buona sulla trasmissione. Per questo è fondamentale sottoporsi ai richiami, rispettando gli intervalli stabiliti dalle Autorità sanitarie, dando sempre priorità ai più anziani e ai più fragili. In ogni caso le principali aziende produttrici dei vaccini stanno già lavorando a prodotti adattati alle varianti. Nel caso si rendessero necessari, previa autorizzazione delle autorità regolatrici dei farmaci, esistono i presupposti affinché in ambito Unione Europea si acquisiscano i vaccini adattati. Teniamo comunque presente che, secondo gli esperti, un vaccino adattato alla variante Omicron non sarebbe disponibile prima di alcuni mesi».

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