Il terremoto del Mugello, che questa notte ha scosso Firenze e dintorni, non è una sorpresa per gli esperti del settore. «Dopo il terremoto in Albania, qualche voce di attesa su un possibile terremoto nel Mugello era trapelata nella categoria, perché le spinte costali sono più o meno le medesime, e quel sisma è stato rilevatore di un'area di tensione piuttosto elevata e che, dopo tanto tempo di inattività, qualcosa si era mosso. E tra i sismologi c'è chi ha detto di aspettarsi qualcosa nel Mugello», spiega all'AdnKronos il geologo toscano Vittorio Doriano, già vice presidente del Consiglio nazionale dei geologi.
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Antonio Piersanti (Ingv): Attendiamo scosse di terremoto più forti. Antonio Piersanti, sismologo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha comentato all'AGI l’episodio sismico registrato questa mattina alle 4.37 tra i comuni di Scarperia San Piero e Barberino del Mugello: «Si sono verificate più di 50 scosse. Non possiamo escludere nulla. L’area del Mugello è nota per dare sequenze sismiche ricche di eventi, come abbiamo già avuto modo di registrare questa mattina: nelle ore successive al terremoto di intensità 4.5 si sono verificate più di 50 altre scosse. Ci attendiamo che continueranno nei prossimi giorni, e non possiamo escludere nulla, neppure scosse di magnitudo più significativa».
[DATI #RIVISTI] #terremoto ML 3.3 ore 10:17 IT del 09-12-2019 a 5 km N Scarperia e San Piero (FI) Prof=7Km #INGV_23563681 https://t.co/6cLUeu4gKy
— INGVterremoti (@INGVterremoti) 9 dicembre 2019
«Si è trattato di un terremoto di profondità inferiore ai 10 km - spiega l’esperto - e a carattere distensivo, parliamo cioè di una sismicità che è peculiare a tutto l’Appennino centrale e meridionale.
Tozzi: non meraviglia sisma in quella zona. «Non ci dobbiamo meravigliare del terremoto al Mugello. Del resto è una zona sismica, come ce ne sono tante in Italia. Dobbiamo invece preoccuparci del fatto che ancora oggi non siamo in grado di gestirne le conseguenze». Questo il commento del geologo Mario Tozzi, a margine di un convegno in corso di svolgimento al teatro Petrarca di Arezzo, organizzato dal gestore del servizio idrico Nuove Acque. «Questa è l'unica riflessione seria da fare» ha aggiunto il geologo.