Nicola Tanturli, il bimbo di 21 mesi scomparso da casa nella notte tra lunedì e martedì e ritrovato nei boschi del Mugello questa mattina, sta bene ed è con i genitori all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze per accertamenti. Un lieto fine per una vicenda che porta con sé ancora tanti interrogativi e punti da chiarire. La Procura di Firenze, intanto, ha aperto un fascicolo che per ora non indica né indagati, né il reato per cui si procede.
Nicola ritrovato nel Mugello, i genitori non hanno dato subito l'allarme
Il primo nodo da chiarire è quello sul comportamento di Pina e Leonardo Tanturli, i genitori di Nicola, che secondo quanto ricostruito si sarebbero rivolti ai carabinieri soltanto 9 ore dopo aver perso le tracce del figlio. La coppia, infatti, si sarebbe accorta dell'assenza del bambino intorno a mezzanotte, mentre i carabinieri sarebbero stati avvisati alle 9 di ieri mattina. Un lasso di tempo nel quale, in base a quanto appreso, la coppia avrebbe cercato il figlio intorno a casa, sperando di poterlo ritrovare.
Gli altri nodi da sciogliere
Al momento del ritrovamento il piccolo Nicola indossava dei sandali. Non è chiaro se il bambino fosse stato messo a letto con le calzature, o se le abbia messe in autonomia prima di allontanarsi. Nicola, inoltre, avrebbe percorso 4-5 chilometri a piedi in oltre 30 ore di assenza da casa. Secondo il comandante della stazione dei carabinieri di Scarperia, Danilo Ciccarelli, che ha soccorso per primo Nicola, nella scarpata dove il piccolo è stato ritrovato «l’erba non era schiacciata, la mia impressione è che lì non avesse passato la notte». Tutti punti che l'inchiesta della Procura di Firenze è chiamata a chiarire e per cui ha aperto un fascicolo.
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