Zona rossa errata, l'Iss durissimo contro la Lombardia: «Da maggio 54 segnalazioni di errori alla regione»

Zona rossa per errore, l'Iss: «Da maggio 54 segnalazioni alla Lombardia su errori nei dati»
Zona rossa per errore, l'Iss: «Da maggio 54 segnalazioni alla Lombardia su errori nei dati»
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Martedì 26 Gennaio 2021, 17:59 - Ultimo aggiornamento: 19:16

««Dal mese di maggio 2020 l'Iss ha inviato 54 segnalazioni di errori, incompletezze e/o incongruenze alla Regione Lombardia, l'ultima delle quali in data 7 gennaio 2021». È quanto afferma in una nota l'Istituto superiore di sanità in merito alla diatriba emersa dopo l'errata attribuzione della zona rossa - poi convertita in arancione in seguito alla rettifica di alcuni dati - alla regione governata da Attilio Fontana e in risposta alle dichiarazioni dello stesso presidente della giunta  in Consiglio regionale. «La percentuale di casi incompleti per la sintomatologia (assenza di informazioni nel campo 'stato clinico') - aggiunge l'Iss - è pari al 50,3% a fronte del 2,5% del resto d'Italia nel periodo 13 dicembre 2020-13 gennaio 2021».

«Alla luce del quadro descritto, si precisa che gli ultimi inserimenti da parte della Regione Lombardia risalgono alle ore 10.58 e alle ore 14.51 del 20 gennaio 2021 con una rettifica dei dati pregressi presenti alla data 13 gennaio 2021: eliminando la segnalazione di una data inizio sintomi in 4.875 casi segnalati; diminuendo di 17.654 casi quelli classificati in precedenza come sintomatici; aumentando di 12.779 casi quelli classificati come asintomatici», si legge nella nota Iss. 

«L'algoritmo per il calcolo dell'Rt non è esile, è basato su standard internazionali, è pubblico, reperibile sul Sito web dell'Iss ed è stato illustrato a tutti i referenti regionali che hanno contestualmente ricevuto il software per la sua applicazione e l'eventuale verifica. Il sistema è in uso da 36 settimane e nessun altra regione finora ha segnalato anomalie di questa entità sull'immissione dei dati», precisa l'Istituto superiore di sanità in merito alle comunicazioni di oggi del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in Consiglio regionale. Si ricorda inoltre che «l'Iss coordina la sorveglianza epidemiologica attraverso una piattaforma web e che sulla piattaforma è presente da mesi un manuale che chiarisce le modalità di immissione dei dati.

Si precisa che solo le Regioni possono aggiornare e rettificare i dati presenti sul data-base».

«Per aggiornamento si intende l'inserimento o modifica di variabili suscettibili di evoluzione (es. stato clinico del paziente). Per rettifica si intende inserimento di variabili non ancora presenti (es. data inizio sintomi) o modifica di variabili inserite erroneamente. Ed è esattamente ciò che è stato richiesto alla Regione per il ricalcolo e non per la riclassifcazione in zona Arancione che non è invece di nostra pertinenza», sottolinea ancora l'Iss. «Le Regioni - prosegue l'Iss - hanno completa autonomia nel caricamento di aggiornamenti e rettifiche senza alcun intervento o richiesta verso l'Iss che, laddove ne abbia evidenza o sospetto, può segnalare errori, incompletezze o incongruenze alle Regioni».

La risposta di Fontana: «L'Iss è in difficoltà per proprie mancanze»

«In difficoltà per proprie mancanze, l'Istituto Superiore di Sanità continua a spostare il tiro da quello che è il vero tema, ovvero il mal funzionamento dell'algoritmo per il calcolo dell'Rt». Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta quanto sostenuto dall'Istituto Superiore di Sanità, secondo il quale dal mese di maggio 2020 l'Iss ha inviato 54 segnalazioni di errori, incompletezze e/o incongruenze alla Regione Lombardia. «Uscite a orologeria - prosegue Fontana - con un solo obiettivo: colpire la Lombardia. Non solo dal governo, ma ora anche da quello che dovrebbe essere un organo terzo come l'Istituto Superiore di Sanità e che invece veste sempre più i panni di una parte politica». Quindi conclude: «Aspettiamo fiduciosi il giudizio del Tar del Lazio per dimostrare che abbiamo ragione noi».

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