Milano, Tommaso Zorzi trasloco dopo il furto: l'appello al sindaco Beppe Sala per una città più sicura

«Se ci fossero pene severe e pattuglie in giro, le possibilità sarebbero ridotte»

Tommaso Zorzi.
Tommaso Zorzi.
di Elena Fausta Gadeschi
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Mercoledì 12 Gennaio 2022, 22:25 - Ultimo aggiornamento: 22:58

Tommaso Zorzi senza peli sulla lingua. L'ex gieffino, appena tornato dal suo soggiorno in Costa Azzurra con Tommaso Stanzani e pronto a prendere possesso del suo nuovo appartamento milanese, non risparmia le critiche al sindaco Beppe Sala, a cui rivolge un accorato appello per una città più sicura.

Reduce dal furto in casa subito prima di Natale, Tommaso Zorzi ha pubblicato una sequenza di storie su Instagram per denunciare l'alto tasso di deliquenza in cui nell'ultimo anno versa Milano, persino nelle zone del centro – emblematici gli episodi di violenza a Capodanno in piazza Duomo. «La situazione mi sta preoccupando perché mai come quest'anno ho sentito di tutti questi casi di appartamenti svaligiati – esordisce l'opinionista –. Oltre al mio, stiamo parlando di decine e decine – e sono forse centinaia – di casi. Personalmente conosco almeno 7 persone alle quali è successo, mai come quest'anno».

L'appello di Tommaso Zorzi al sindaco Sala

Di fronte a dati così allarmanti, i dubbi sorgono spontanei: «Com'è possibile che la gente si arrampichi dalle facciate, entri ed esca dagli appartamenti, li svaligi e se ne vada senza che nessuno se ne accorge?», si chiede Zorzi. Il vincitore dell'ultima edizione del Gf Vip non tralascia nemmeno i recenti episodi di violenza ai danni di ragazze indifese, «che vengono molestate sui mezzi o in gruppo». «C'è un evidente problema di sicurezza – puntualizza il ragazzo –.

Io farei un appello al sindaco, che ho votato e che rivoterei: 'Sala, c'è un evidente problema di sicurezza a Milano. Io da cittadino inizio a non sentirmi più tanto al sicuro'».

Poi l'affondo al sindaco: «Se i ladri rubano così tanto è perché evidentemente qualcuno li mette nelle condizioni di poterlo fare. O perché sanno che non rischiano niente o perché rischiano poco o perché controlli in giro non ce ne sono. Si faranno due conti e alla fine a loro conviene di più rubare che non rubare. Se ci fossero pene severe e pattuglie in giro, le possibilità sarebbero ridotte».

Ma non è finita qui perché Tommaso Zorzi ha avuto parole dure anche per il sistema Italia, che impone una tassazione altissima senza garantire adeguati standard di sicurezza: «Io a Milano so di vie intere, isolati interi che a spese dei condomini si pagano una vigilanza privata per fare una sorveglianza notturna ed evitare che vengano i ladri in casa. In un Paese in cui io pago la metà di quello che guadagno in tasse, devo pagare a spese mie la vigilanza per fare in modo che quello che mi compro con i soldi che mi rimangono non me lo rubino?».

Le conseguenze psicologiche di un furto in casa

L'opinionista ha infine richiamato l'attenzione sulle conseguenze psicologiche che un furto in casa può comportare, ricordando come sua nonna, quando venne derubata in appartamento da due finti poliziotti, si sentì male per mesi. E ribadendo come il problema della sicurezza riguardi tutti: non solo le persone più esposte, ma anche i cittadini comuni.

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