Polveri sottili in salita nonostante il vento. Nuovi blocchi allo studio

Una ciclista con mascherina anti smog in piazza della Scala (Fotogramma)
Una ciclista con mascherina anti smog in piazza della Scala (Fotogramma)
di Simona Romanò
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Domenica 29 Ottobre 2017, 23:30 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 19:18
Il vento di foehn non spazza via lo smog. Dopo una brevissima tregua il pm10 rialza la testa, lentamente ma inesorabilmente visto il meteo che non promette nulla di buono fino a fine settimana e poi dovrebbe arrivare l’agognata acqua.

Oggi la Regione deciderà se far scattare o meno le misure d’emergenza di primo livello del protocollo anti inquinamento (revocate soltanto venerdì scorso dopo 15 giorni di aria irrespirabile), perché il pm10 è da tre giorni consecutivi sopra il livello di guardia per la salute fissato in 50 microgrammi per metro cubo: la concentrazione media di polveri sottili nella Città Metropolitana giovedì era di 73 mc, venerdì 66,9 e sabato 70,7. Peggio a Milano dove le centraline Arpa hanno registrato valori ben al di sopra: 82 mg in via Senato, 82 Città Studi e 72 al Verziere. S’attendono i dati di ieri per decidere il fermo dei veicoli diesel più inquinanti: il Comune è propenso a far partire i blocchi, ma il Pirellone potrebbe tentennare e concedere una moratoria, visto anche la concomitanza con il ponte di Ognissanti quando i milanesi si recano in massa nei cimiteri cittadini.

Lo stop, pena la multa, coinvolge i diesel fino alla classe 4 inclusa (circa 60mila in città) dalle 9 alle 18,30 e i veicoli commerciali alimentati a gasolio fino alla classe 3 dalle 8,30 alle 12,30.
Altre misure riguardano le temperature nelle abitazioni che non devono superare i 19 gradi. Il problema dei termosifoni però, in realtà, non esiste, perché le giornate miti limitano l’uso della caldaia. Ciò nonostante lo smog sta mettendo a dura prova i polmoni dei milanesi. Mai stato un autunno così nero. E si scatena la polemica. All’attacco il presidente della commissione Ambiente di Palazzo Marino Carlo Monguzzi (Pd): «È ora di avere coraggio. I diesel più inquinanti devono stare in garage sempre».
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