Si ammala di cancro e viene licenziata: «Messa alla porta dopo 33 anni». Il dramma di una madre

Si ammala di cancro e viene licenziata: «Messa alla porta dopo 33 anni». Il dramma di una madre
Si ammala di cancro e viene licenziata: «Messa alla porta dopo 33 anni». Il dramma di una madre
di Domenico Zurlo
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Lunedì 30 Aprile 2018, 20:20 - Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 11:39
Licenziata nonostante sia malata di cancro. Accade a Milano ad una donna di 53 anni, un'ausiliaria socio-assistenziale (Asa), che è stata giudicata dall'Ats - Agenzia di tutela della salute - «idonea al lavoro» pur con alcune limitazioni nella sua attività: dopo 33 anni di servizio, al Piccolo Cottolengo Don Orione di Milano, nella pulizia e nella cura dei pazienti, la donna è stata licenziata perché la struttura non ha ritenuto di poterla ricollocare. Un episodio gravissimo, denunciato dal Sindacato generale di base (Sgb) che ha già annunciato che assisterà legalmente la donna.

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Preoccupante anche perché arriva alla vigilia della Festa dei Lavoratori. «Denunceremo anche questo caso scandaloso nella manifestazione del Primo Maggio», fanno sapere dal sindacato: la donna, sposata e con un figlio che studia, percepisce 1.100 euro netti al mese per 36 ore di lavoro settimanale. Nella lettera di licenziamento, firmata dal dg, don Pierluigi Ondei, si legge: «si rileva che la Provincia (termine con cui si indica l'ente religioso di gestione, ndr) ha esperito il tentativo di ricollocarla in mansioni differenti, equivalenti o finanche inferiori a quelle attuali compatibili con il suo stato di salute, appurando tuttavia l'insussistenza di posizioni alternative disponibili».

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Cinque anni fa si è ammalata di cancro: all'ANSA ha spiegato che «pur non potendo sollevare pesi superiori ai cinque chili può tranquillamente proseguire a distribuire pasti e pulire i pazienti più autonomi o fare anche altre attività». «Altri dipendenti nelle mie condizioni sono stati ricollocati in lavori analoghi e non vedo perché questo non debba essere fatto per me - ha aggiunto -.
Dopo 33 anni di dedizione al lavoro vengo messa alla porta da un'istituzione che si dice religiosa». 
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