Una banda di ventenni molto intraprendenti aveva messo in piedi un fruttuoso giro di vendita online di scarpe griffate, dai marchi falsi, ma dopo aver guadagnato una cifra ingente sono stati scoperti e sono scattate le denunce e i provvedimenti dell'autorità giudiziaria di Milano. A capo della banda c'era un giovane di 23 anni che era un provetto hacker, già inserito in passato nel gruppo Anonymous e ritenuto tra quelli che avevano compiuto un attacco telematico alla deputata Catia Polidori. Le misure cautelari eseguite oggi dalla Polizia di Stato sono state tre, nei confronti del 23enne (in carcere), di un 22enne (obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) e di un altro 22enne (ai domiciliari), mentre altri 4 loro coetanei, tra i 22 e i 23 anni, sono stati denunciati in stato di libertà. Secondo le accuse avevano costituito un'associazione per delinquere - che nel 2020 avrebbe avuto un giro d'affari di 300mila euro - finalizzata all'introduzione in Italia, dalla Cina, di prodotti con marchi contraffatti, configurando i reati di truffa, ricettazione, indebito utilizzo di carte di pagamento intestate a terzi e autoriciclaggio.
Le indagini sono state condotte dal commissariato Greco -Turro e dalla Polizia Postale per la parte web, arrivando a individuare ricavi per circa 300 mila euro, con ben 117mila euro di utili.