Dal sogno di Abbado a Chailly, la Filarmonica compie 40 anni

Dal sogno di Abbado a Chailly, la Filarmonica compie 40 anni
di Rita Vecchio
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Giovedì 7 Ottobre 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:30

Tutto pronto per il quarantesimo compleanno della Filarmonica del Teatro alla Scala. Era il 25 gennaio del 1982 quando Claudio Abbado diresse per la prima volta la nuova formazione sinfonica: «Se lo hanno fatto i Wiener, perché non dovreste farcela anche voi?». Fu questa la frase che accese l’idea nel direttore di un’orchestra che desse ai suoi musicisti, dipendenti dal Teatro, un’altra veste organizzativa e autonoma. E sarà il 24 gennaio 2022 che si inaugurerà la stagione, data che festeggia quarant’anni di storia. Sul podio, la bacchetta di Riccardo Chailly, direttore principale scaligero con un programma che ripercorrerà la musica di Igor Stravinskij (le due Suite per piccola orchestra e la versione del 1945 di L’Oiseau de feu) e di Ciajkovskij con la Quinta in mi minore. In apertura l’ouverture commissionata al compositore contemporaneo Giorgio Battistelli.  «Partendo da quelle vibrazioni - dice il maestro Chailly - Abbado ha avuto una visione nel creare un’orchestra come la Filarmonica. Siamo contenti che Battistelli abbia accettato la nostra idea di aprire questo concerto».

I biglietti saranno acquistabili in prelazione dal 3 al 16 novembre 2021, mentre quelli in galleria il 18 e 19 novembre.

Tra i concerti in calendario, il ritorno di Daniel Barenboim (12 febbraio) come pianista al fianco di Zubin Mehta (concerto in do minore di Beethoven e Le Sacre du printemps di Stravinskij), il debutto con la Filarmonica del giovane israeliano Lahav Shani (lunedì 23 maggio) su musiche di Mozart e Brahms. E la bacchetta di John Williams, uno dei compositori statunitensi più conosciuti, sul podio della Filarmonica della Scala per un appuntamento fuori Stagione. E ancora i nomi illustri di di Valery Gergiev, Myung-Whun Chung, Fabio Luisi, Gianandrea Noseda, Andris Nelsons alla guida dell’orchestra del Gewandhaus di Lipsia. Alla presentazione del cartellone c’era anche Marcello Sirotti, uno dei professori d’orchestra presente anche nel primo concerto della Filarmonica, quel 25 gennaio 1982: da allora la Filarmonica, senza attingere a fondi pubblici, ha tenuto oltre centinaia di concerti i tutto il mondo.

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