Sala e il post Covid: «Milano vuole ripartire, il resto dell'Italia non so...»

Sala e il post Covid: «Milano vuole ripartire, il resto dell'Italia non so...»
Sala e il post Covid: «Milano vuole ripartire, il resto dell'Italia non so...»
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Lunedì 6 Luglio 2020, 10:35

Milano vuole ripartire, l'Italia meno. È la versione di Giuseppe Sala, sindaco di Milano, che intervistato dalla trasmissione Non Stop News in diretta su Rtl 102.5 ha parlato dell'emergenza Covid e della relativa crisi economica: «In questa fase c'è preoccupazione per Milano ma per il lungo termine non sono preoccupato voglio dirlo con chiarezza», ha detto Sala. «I milanesi li vedo preoccupati ma sono molto consapevoli e sappiamo che abbiamo davanti uno due anni di grandi sofferenze - ha aggiunto -. Milano però ha in sé la capacità, dal punto di vista delle università, della creatività, dell'industria, che la faranno ritornare ad essere quello che è».

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«Anzi addirittura credo che il gap che c'era tra Milano e l'Italia nel lungo termine rischi di ampliarsi perché qui vedo una gran voglia di ripartire e devo ancora capire se questa cosa vale per tutto il Paese», ha aggiunto. «Sono innamorato di Milano e dell'Italia e a volte ho i miei dubbi e alcuni giorni fa ho detto che non so se mi ricandiderò, ma questa - ha concluso - è una dichiarazione d'amore per Milano perché voglio il meglio».  

Parlando poi della decisione se correre o meno per un secondo mandato, Sala ha aggiunto: «Se potrò farlo io perché ho le motivazioni, la forza, la salute per farlo credo che, con un po' di arroganza, nessuno come me può farlo. Ma devo sentirmi nella condizione per prendere questa sfida». «Io voglio essere sicuro di essere carico, pieno di energia, convinto di essere la persona migliore, non mi preoccuperei proprio per niente di chi mi mettono contro - ha aggiunto - Se io sono convinto, vado avanti a testa bassa, ma voglio sentirmelo dentro. Anche perché non ho un piano B, non mi vedo in altri ruoli, il mio piano rimane ed è stato fare bene il sindaco di Milano».

«Tutti cercano di mettersi l'etichetta da ambientalisti ormai perché premia alle elezioni, ma è chiaro che se uno non ha una storia e non ha fatto delle cose, non dimostra di avere capito, è meno titolato a parlare», continua il sindaco. «Io faccio parte, come sindaco di Milano, di un pool di grandi città del mondo e ci stiamo lavorando da anni - ha concluso - a Milano si cerca di guidare una trasformazione ambientale con tutte le difficoltà». 

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