Ruby Ter, «due ragazze dissero a Imane Fadil: taci sul bunga bunga, avrai soldi da Berlusconi»

Ruby Ter, «due ragazze dissero a Imane Fadil: taci sul bunga bunga, avrai soldi da Berlusconi»
Ruby Ter, «due ragazze dissero a Imane Fadil: taci sul bunga bunga, avrai soldi da Berlusconi»
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Lunedì 3 Febbraio 2020, 13:15

Processo Ruby Ter, continuano le testimonianze: un consulente immobiliare, Alessandro Ravera, ha testimoniato oggi in tribunale durante un'udienza del processo a carico di Silvio Berlusconi e di altri 28 imputati. Ravera ha raccontato come Imane Fadil, una delle testimoni chiave del caso Ruby morta nel marzo 2019 per una forma di aplasia midollare «mi parlò di due ragazze che l'avevano avvicinata fuori dal Tribunale, in un bar vicino, e da loro le era stata proposta una cifra, che non ricordo, per il silenzio» sulle serate ad Arcore.

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L'uomo che ha detto di aver conosciuto e frequentato la modella di origine marocchina nel 2012, quando erano in corso i processi Ruby e Ruby bis: l'offerta di denaro, aveva già detto il teste in indagini, proveniva «da Berlusconi» attraverso le ragazze. Il teste ha aggiunto che ci sarebbe stato anche un altro «avvicinamento» alla giovane modella «in una discoteca», sempre da parte di una «ragazza, ma non ricordo chi» - una ragazza ospite delle serate a Villa San Martino, così come le altre due del primo «avvicinamento» - che «le disse che c'era la possibilità di avere fino a 500mila euro» per non parlare del 'bunga-bunga'.

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Già nell'atto di richiesta di costituzione come parte civile nel processo Ruby ter, presentato dall'allora legale della modella, morta all'ospedale Humanitas lo scorso 1° marzo, si parlava di «minacce, tentativi corruttivi e pressioni per la revoca della costituzione di parte civile» e «da parte di soggetti imputati nel presente procedimento, Berardi Iris e Guerra Barbara». Ma il testimone non ha confermato l'identità di queste ultime, poiché ha spiegato di non ricordare quali fossero le ragazze che l'avevano avvicinata con proposte di soldi che dovevano arrivare «da Berlusconi» in cambio di silenzio, perché «quello che aveva visto ad Arcore doveva nasconderlo, ma lei disse che voleva andare per la sua strada e dire, invece, ciò che aveva visto».
 

 

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Il testimone ha risposto alle domande del pm Luca Gaglio e dell'aggiunto Tiziana Siciliano. Le due ragazze che l'avevano avvicinata vicino al Tribunale «avevano ricevuto denaro, mi disse, erano testimoni dei processi». Fadil gli avrebbe anche riferito «che le erano stati proposti 5 mila euro per fermarsi a dormire» a Villa San Martino all'epoca delle serate del 'bunga-bunga', «ma lei aveva rifiutato e se ne era andata». Le cifre che le ragazze potevano aspirare ad avere per il silenzio come testimoni «erano grosse cifre, diceva lei, anche 100 mila euro e fino a 500 mila euro».

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La modella avrebbe anche raccontato all'amico, oggi teste, «che Ruby aveva ricevuto dei milioni». Gli parlò anche di «macchine, appartamenti» per le 'olgettine', «a qualcuna veniva pagata anche l'università». L'aggiunto Siciliano ha chiesto al testimone di fare da «tramite» su quello che raccontava Fadil, «che non c'è più purtroppo», e l'uomo ha detto: «Quando sentiva le testimonianze delle altre, che non dicevano la verità, la sua reazione era di rabbia assoluta, lei non aveva soldi, la sua famiglia non poteva aiutarla, si arrabattava con qualche serata in discoteca». 

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