L'auto finisce nel fiume, Romina muore a 44 anni. Arrestato il compagno: «Si è lanciato apposta per ucciderla»

L'auto finisce nel fiume, Romina muore a 44 anni. Arrestato il compagno: «Si è lanciato apposta per ucciderla»
L'auto finisce nel fiume, Romina muore a 44 anni. Arrestato il compagno: «Si è lanciato apposta per ucciderla»
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Aprile 2022, 09:06 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 13:04

Incidente e dramma nel bergamasco. Il corpo senza vita di una donna di 44 anni, Romina Vento, è stato recuperato nella notte dai sommozzatori di Treviglio nelle acque dell'Adda a Fara Gera d'Adda, a circa trecento metri dall'auto a bordo della quale viaggiava con il convivente, Carlo Fumagalli, che avrebbe invece raggiunto a nuoto la riva, mettendosi in salvo. L'uomo è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di omicidio volontario aggravato.

Aristide trovato morto, era scomparso da un mese: aveva 21 anni. Dramma a Roma

 

Nella notte Fumagalli era stato sentito dai carabinieri di Treviglio per chiarire le circostanze dell'accaduto.

La coppia ha due bambini, che al momento della tragedia si trovavano a casa, proprio a Fara d'Adda. A dare l'allarme sono state delle persone che hanno sentito delle grida provenire dal fiume, vicino all'imbocco di un canale artificiale. La vettura è stata affidata alla Scientifica dell'Arma per i rilievi del caso.

I carabinieri: «Si è lanciato in acqua con l'auto»

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri di Treviglio, l'uomo alla guida dell'auto si sarebbe lanciato in acqua provocando la morte per annegamento della compagna: «Alcuni testimoni oculari avrebbero visto l’autovettura che a velocità sostenuta passava nel varco esistente tra due tratti di guard-rail della strada che costeggia l’Adda terminando la corsa nel letto del fiume, dove si inabissava quasi completamente. I testimoni avrebbero udito una voce femminile chiedere aiuto e successivamente, accese le torce dei cellulari, avvistato unuomo che, nuotando fino alla lingua di terra che si erge in mezzo al fiume, vi scompariva dentro tra la folta vegetazione presente», si legge nella nota dei Carabinieri.

«Le indagini, condotte per tutta la notte dai militari della Sezione Operativa di Treviglio, hanno consentito, oltre che di ricostruire gli eventi e formulare l’ipotesi delittuosa di omicidio volontario, per la quale l’uomo veniva tratto in arresto. Recuperata dall’acqua, la salma è stata trasportata per la successiva autopsia presso la camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo su disposizione dell’Autorità Giudiziaria della Procura di Bergamo. L’arrestato - conclude la nota - nella mattinata veniva condotto presso il carcere di Bergamo, e messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria».

© RIPRODUZIONE RISERVATA