Travolto da un'auto dopo un altro incidente. Chi era Riccardo, il chitarrista morto a 25 anni a Milano

Prima si è scontrato contro un furgoncino poi è arrivata un'altra auto che lo ha travolto e ucciso

Travolto da un'auto dopo un altro incidente. Chi era Riccardo, il chitarrista morto a 25 anni a Milano
Travolto da un'auto dopo un altro incidente. Chi era Riccardo, il chitarrista morto a 25 anni a Milano
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Lunedì 25 Ottobre 2021, 11:21 - Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 15:44

«Per le tenebre la luce è un boccone irresistibile», scriveva in uno dei suoi ultimi post su Instagram Riccardo Sessa, detto Triky, il 25enne vittima ieri di ben due incidenti stradali. L'ultimo si è rivelato fatale. Sessa infatti ne aveva subito uno sulla Tangenziale Ovest a Milano, quando in pochi secondi è arrivata un'altra auto che lo ha travolto e ucciso. Nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi, per lui non c'è stato nulla da fare. 

Chi era

Riccardo era residente a Novara.

Il ragazzo, che suonava nel gruppo death metal Subhuman Hordes, è morto all'alba mentre stava rientrando con degli amici da una serata al circolo Magnolia. Entrambi gli incidenti sono avvenuti sulla Tangenziale Ovest e precisamente dove c'è l'allacciamento con l'autostrada A7 verso Corsico. Nel primo caso, l'auto dei tre ragazzi si è scontrata contro un camioncino tra le uscite di Assago e Corsico.

L'auto è andata in testacoda al centro della carreggiata. E subito dopo è arrivata una Volkswagen T-Roc che ha travolto il 25enne. Feriti gli altri due amici che si trovavano con lui, un giovane di 23 anni e un altro 25enne, sono stati trasportati in ospedale, ma non verserebbero in gravi condizioni. 

Gli amici, increduli, sui social piangono ora «Triky» come era conosciuto nell’ambiente metal. «Giusto un anno fa suonavo in giro e facevo cose,adesso mi annullano i concerti un giorno sì e l'altro pure», scriveva sui social. Riccardo  suonava la chitarra e non solo. Era un amante del death metal e del grindcore, generi di rock pesante e dai ritmi velocissimi. Suonava con due gruppi novaresi: i «Subhuman hordes», con all’attivo un paio di album e qualche migliaio di ascolti su Spotify e i «Ghostly aerie coven». La musica era la sua vita. 

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