Coronavirus, lettera a Fontana e Bertolaso: «Ospedale in fiera a Milano non serve, a pochi km ce n'è uno inutilizzato»

Coronavirus, lettera a Fontana e Bertolaso: «Ospedale in fiera non serve, a pochi km ce n'è uno inutilizzato»
Coronavirus, lettera a Fontana e Bertolaso: «Ospedale in fiera non serve, a pochi km ce n'è uno inutilizzato»
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Martedì 17 Marzo 2020, 15:44

È davvero così necessario un nuovo ospedale Covid in Fiera a Milano, per far fronte all'emergenza coronavirus? Secondo il sindacalista Riccardo Germani, portavoce di Adl Cobas Lombardia e operatore sanitario dell'ospedale di Legnano, probabilmente no. Lo ha scritto in una lunga lettera aperta indirizzata alla Regione Lombardia: «Non serve spendere milioni per un nuovo ospedale», scrive Germani. «Probabilmente il commissario straordinario Bertolaso non è a conoscenza della presenza di una struttura» già pronta, «che ha tutte le potenzialità per accogliere velocemente nuovi pazienti proprio vicino all'ex zona Fiera».

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La struttura a cui si riferisce è il vecchio ospedale di Legnano, cittadina una ventina di chilometri a nord-ovest del capoluogo, rimasto praticamente inutilizzato dopo l'attivazione del nuovo nosocomio 10 anni fa. Un'alternativa che definisce «soluzione immediata», nella lettera indirizzata al governatore Attilio Fontana, all'assessore al Welfare Giulio Gallera, al Dg dell'Asst Milano Ovest Fulvio Adinolfi e a Guido Bertolaso. «Raccolgo la proposta di un gruppo di lavoratrici e lavoratori dell'ospedale e la rendo pubblica - si legge nella missiva - Ci rivolgiamo a quanti in indirizzo, perché in questo momento crediamo che l'aiuto di tutti sia un bene prezioso
».

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«Sappiamo che la Regione ha chiesto di coordinare la possibilità di costruire un ospedale per pazienti di Covid 19 a Guido Bertolaso, che sta cercando di allestire, presso i padiglioni della ex Fiera di Milano, nuovi posti letto». Ebbene, «non vogliamo entrare in polemica sulle vecchie vicissitudini e lo spreco di denaro pubblico della nostra storia sanitaria regionale - precisa il sindacalista - ma sottolineiamo che proprio a Legnano, a poca distanza dalla zona Fiera, esiste il 'vecchio monoblocco' e ben due padiglioni realizzati e predisposti 10 anni fa con tutte le attrezzature».

«Essendo una brutta pagina politica di questa Regione - osserva Germani - sembra che pochi si ricordino ciò che oggi potrebbe essere invece una risorsa per garantire immediatamente, centinaia e centinaia di nuovi posti letto. Ci sono camere già attrezzate con predisposizione di ossigeno, una rianimazione, reparti di terapia intensiva che sono chiusi, mentre resta aperto e funzionante in una struttura nuovissima un prezioso laboratorio di analisi».


«A nostro avviso - scrive il portavoce di Adl Cobas Lombardia - sarebbe una soluzione immediata se si rendesse operativa questa struttura con l'investimento di meno risorse economiche che potrebbero, invece, essere utilizzate per materiali, dispositivi e per assumere il personale sanitario che servirebbe a gestire più di 500 posti letto che si renderebbero disponibili senza alcuno spreco di risorse e di tempo. Invitiamo pertanto a fare un sopralluogo, a verificare quanto stiamo asserendo sicuri di quanto affermiamo».

«Noi lavoriamo all'ospedale attualmente attivo a Legnano - sottolinea Germani - che è di recente costruzione e oggi sta operando con grande professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici tutte, come meglio può, per accogliere i malati di Covid-19, anche grazie a un'amministrazione che da subito ha affrontato in maniera pragmatica l'emergenza mettendo a disposizione reparti da destinare ai malati e personale.

Ma come dappertutto i posti non sono mai abbastanza. Abbiamo una risorsa - conclude - e ci aspettiamo che venga attivata per il bene comune di tutta la regione». 

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