Un patrigno orco che lo picchiava con la cinghia e una madre che lo lasciava fare. E' l'incubo da cui è fuggito un ragazzino di 14 anni arrivato piangendo alla caserma dei carabinieri a Seregno (Monza) dove dopo la denuncia è stato ospitato per la notte. Il ragazzino è scappato di casa dopo l'ultima violenza ed ha chiesto aiuto ai militari: si é presentato in caserma terrorizzato, non riusciva neanche a raccontare quanto gli era successo. Poi piangendo ha mostrato i segni dell'aggressione, il corpo coperto di lividi e segni di cinghiate, e ha spiegato di non poter più tollerare le violenze da parte del patrigno, senza che sua madre avesse mai fatto nulla per fermarlo.
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Refertato in ospedale, é stato dimesso con una prognosi di 25 giorni.