Giovanni, studente modello tradito dalla sua montagna

Giovanni, studente modello tradito dalla sua montagna
di Giammarco Oberto
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Venerdì 15 Aprile 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 09:01

L’ultimo messaggio ai genitori, che lo aspettavano per cena. «Sto scendendo, arrivo». E invece no. Il pomeriggio è diventato sera, ma Giovanni Borsatti, 24 anni, a casa non è mai arrivato. Amava la montagna, era un escursionista esperto. Ma mentre percorreva il Sentiero degli stradini, che unisce le località Piani di Artavaggio e Piani di Bobbio, nel Lecchese, deve essere scivolato. Ed è precipitato per decine di metri in un dirupo. Il suo corpo è stato trovato alle 2 della notte tra mercoledì e ieri dagli uomini del soccorso alpino, in una zona molto impervia, e recuperato con un verricello.

STUDENTE MODELLO. Era uno studente brillante, Giovanni, e non è un modo di dire. Abitava a Milano, in via Paolo Sarpi, con la mamma Silvia e il padre Alessandro. Nel 2015 si era diplomato al liceo classico Parini dopo un anno di Erasmus nel Queensland, in Australia. Poi aveva scelto la Facoltà di Medicina - 37° a livello nazionale nei test di ammissione - all’Università di Pavi, Collegio Borromeo: gli mancavano due esami, stava preparando la tesi nel Laboratorio autismo del Dipartimento di scienze neurologiche e comportamentali e faceva il tirocinio al Policlinico San Matteo.

LA TRAGEDIA. La famiglia so trovava nella casa di vacanza a Moggio, nel Lecchese, per trascorrere le vacanze di Pasqua.

Mercoledì Giovanni è uscito da solo per un’escursione ai Piani di Bobbio, un percorso che conosceva benissimo. Non vedendolo rientrare, i genitori hanno dato l’allarme. La centrale ha attivato il soccorso alpino di Valsassina e Valvarrone, i carabinieri di Introbio, i vigili del fuoco e la protezione civile. Venticinque uomini sono usciti per battere i sentieri principali, mentre un elicottero di Areu di Sondrio si è alzato in volo sulla zona di Campelli e del Monte Sodadura. Intanto è calata la notte. Alle due, a 1800 metri di quota, i soccorritori hanno trovato lo zaino del ragazzo. E poco dopo hanno individuato il corpo, in una zona molto impervia. Non hanno potuto fare altro che recuperare la salma.

IL CORDOGLIO. La notizia della tragedia ha choccato insegnanti e studenti del Collegio Borromeo di Pavia. Il rettore del Collegio Borromeo, Alberto Lolli, ne ricorda le «grandi capacità intellettuali». «Era un ragazzo straordinario, dedito allo studio e appassionato di escursioni. Ma questa volta la montagna lo ha tradito. Aveva un passo veloce. Sempre. In ogni cosa. E come sempre è corso avanti - racconta il rettore - Giovanni ci ha lasciato all’improvviso, quasi come nel suo carattere. L’intera comunità del Collegio Borromeo è inconsolabile e si stringe alla famiglia».

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