Milano, la città arancione riparte con i nuovi orari anti ressa

Milano, la città arancione riparte con i nuovi orari anti ressa
di Simona Romanò
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Lunedì 25 Gennaio 2021, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 09:30

Nella Milano in arancione tornano a scuola gli studenti di medie e superiori e riaprono i negozi. E parte lo scaglionamento degli orari della città e, parallelamente, il potenziamento dei mezzi pubblici. È la doppia strategia del “patto” Milano per ridurre la pressione su tram e metrò nell’ora di punta dalle 7 alle 9 ed evitare che il sistema del trasporto vada in tilt. «La capienza massima sui mezzi del 50%, per le norme anti-Covid, non permette di reggere il fabbisogno dell’utenza nella fascia clou del mattino», dice l’assessore alla Mobiltà Marco Granelli. Da qui, il piano elaborato da Palazzo Marino e Atm, sotto la supervisione della prefettura, prendendo spunto dallo studio del Politecnico sul flusso dei passeggeri.

NUOVO OROLOGIO. Il sindaco Sala ha firmato l’ordinanza che ritocca gli orari cittadini. Gli studenti delle superiori, in presenza al 75% (non oggi, ma una volta che il sistema sarà a regime), entrano in due turni: il 50% entro le 8, il restante 25% dalle 9.30. I 12mila negozi non alimentari (eccetto farmacie, edicole, tabacchi) alzano le saracinesche dalle 10,15. E i servizi alla persona, come i parrucchieri, dalle 9,30. Gli sportelli degli uffici pubblici aprono al pubblico alle 9,30, su appuntamento. Idem banche e assicurazioni.

Gli studi professionali, invece, come gli avvocati ricevono i clienti dalle 10. Infine, il capitolo della aziende private: le attività produttive iniziano entro le 8, mentre gli uffici dopo le 9,30, con l’invito di privilegiare lo smart working per almeno per sei dipendenti su dieci (60%).

METRO e TRAM. Il piano Atm prevede 1200 corse aggiuntive al giorno sull’intera rete; di queste, 800 sono dedicate agli studenti. In campo anche 60 bus navetta per servire i 32 plessi milanesi con più studenti - come il Lagrange o il Pareto - oltre alle scuole dell’hinterland. Sono poi incrementati i bus turistici sulle tratte più lunghe e rafforzate le corse (+160) delle linee più frequentate. In metrò è confermato il potenziamento con 8 treni aggiuntivi. E saranno oltre 350 gli steward per assistere i passeggeri. Mentre le forze dell’ordine controllano almeno 30 banchine di accesso per evitare gli assembramenti.

TRENI. Trenord assicura «2125 corse in Lombardia, 1619 convogli diretti a Milano: tra le 7 e le 9 ne circolano 282 per offrire 167mila sedili». In Lombardia «abbiamo un milione e 41mila sedili, circa 21mila in più del 2019», oltre a 180 bus di rinforzo.

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