Vaccini in Lombardia, è l’ora dei fragili under 60. Gli altri slittano

Vaccini in Lombardia, è l’ora dei fragili under 60. Gli altri slittano
di Simona Romanò
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Giovedì 29 Aprile 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 07:42

Si aggiunge un altro tassello importante della campagna di vaccinazione anti-Covid. Ieri sono partite - in due turni - le iscrizioni al vaccini per i cittadini fragili tra 50 e i 59 anni, che attendevano con ansia il proprio turno, perché sono più esposti ai rischi peggiori del virus: alle ore 12 è toccato ai 55-59enni; poi, alle ore 21, si è aperta la finestra dei 50-54enni. Sono soggetti malati, ma non gravi, che sono in possesso di un’esenzione per patologia varie, dal diabete alle cardiopatie, alla sieropositività: si parla di una platea complessiva di circa 700mila lombardi che avranno la precedenza su tutti gli altri cinquantenni. L’assessorato al Welfare stima «di immunizzarli velocemente, nell’arco di 10-15 giorni».

STEP. Slitta quindi la partenza delle prenotazioni dei 50-59enni senza malattie particolari a metà maggio (e non più il 30 aprile), come peraltro era già previsto del piano scritto da Guido Bertolaso, il consulente alla campagna vaccinale della Regione. La Lombardia rispetta l’indicazione del commissario per l’emergenza Francesco Paolo: «Priorità ai cronici», vaccinati con Pfizer e Moderna.

Soltanto quando saranno realmente avviate le somministrazione delle prime dosi ai fragili potrà partire l’iscrizione del resto dei cittadini 50enni.

MODALITÀ. Le iscrizioni sempre tramite il portale di Poste Italiane, perché la Regione è in possesso dell’elenco dei cronici; oppure al call center al numero 800 894 545; tramite i Postamat di Poste Italiane o attraverso i 4mila postini lombardi.

DOSI. Ieri la Regione ha raggiunto la quota di oltre 90mila iniezioni giornaliere. «E così abbiamo superato i 3 milioni di dosi di vaccini anti-Covid somministrate complessivamente», ha dichiarato il governatore Attilio Fontana. «Entro un paio di giorni ci supereremo la cifra record di 100.000 dosi effettuate ogni 24 ore. Numeri che alcuni pensavano fossero irraggiungibili; invece il nostro sistema ha una capacità di fuoco che ci consentirà di fare ancora meglio se la struttura commissariale ci garantirà adeguate forniture».

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