Lite per il barbecue in cortile a Milano, il vicino scende e gli spara: Francesco Spadone morto a 34 anni

Lite per il barbecue in cortile a Milano, il vicino scende e gli spara: Francesco Spadone morto a 34 anni
di Simona Romanò
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Giovedì 2 Settembre 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 08:52

Prima ha sparato due colpi in aria a scopo intimidatorio. Poi, secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, Rocco Sallicandro, 72 anni, avellinese, ambulante con un banco del mercato a Cinisello Balsamo, ha aperto il fuoco ad altezza uomo: ha ferito mortalmente Francesco Spadone, 34enne di Terlizzi (Bari), già noto alla polizia, perché era esasperato dal fumo del barbecue.


È accaduto ieri, poco prima delle 17, nel cortile di un caseggiato di via Ovada, zona Famagosta, alla Barona. I militari, allertati dai condomini, sono intervenuti e hanno faticato a ricostruire l'accaduto, tra urla e reticenza. Sullo spiazzo di cemento del cortile le forze dell'ordine e i soccorritori hanno trovato solo l'anziano che continuava a ripetere: «Sono stato io, sono stato io...». Con una ferita lacero-contusa alla testa è stato trasportato in codice giallo all'Humanitas di Rozzano, dov'è piantonato in stato di arresto per omicidio. Il 34enne, invece, era già stato accompagnato da alcuni amici, in macchina, al San Paolo, dove i medici hanno tentato, ma invano, di salvargli la vita. È infatti morto poco dopo il ricovero.

 

Tutto avrebbe avuto origine da una lite condominiale, scoppiata quando Spadone ha organizzato una grigliata in cortile con gli amici, proseguita per ore.

Sallicandro avrebbe avuto un primo diverbio dalla finestra per il fumo e la puzza. Poi, sarebbe sceso in giardino con in pugno una pistola regolarmente denunciata, per far interrompere la festa sparando in aria. Secondo le prime testimonianze, sarebbe stato affrontato a muso duro da Spadone. Il 72enne, a questo punto, gli avrebbe puntato la canna all'addome, facendo fuoco. Gli amici della vittima gli si sono avventati contro, colpendolo con pugni e schiaffi, ma al momento i contorni della vicenda, dicono i carabinieri, «non sono nitidi».

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