Milano, in 8 mesi 16mila furbetti beccati senza biglietto

Potenziati i controlli nelle stazioni. "L'80% delle aggressioni causate da chi è senza ticket"

Milano, in 8 mesi 16mila furbetti beccati senza biglietto
di Simona Romanò
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Lunedì 7 Marzo 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 10:05

Intercettare e fermare chi è senza biglietto sulla banchina, ovvero prima che possa mettere piede sul treno. Così da garantire anche più sicurezza sui convogli, perché sono generalmente proprio i furbetti, privi di ticket o abbonamento, a scatenare spiacevoli episodi, a volte anche violenti, quando il convoglio è in corsa. È questa la nuova sfida di Trenord che, negli ultimi otto mesi, ha intensificato i controlli di assistenza e di antievasione nelle stazioni di Milano e della Lombardia con un “filtro” a terra.  Un piano,  pensato ad hoc,  che risulta «essere strategico», visto  il primo bilancio: da luglio 2021 i controllori -  a quota  103 dal 1° marzo - hanno beccato nelle stazioni un esercito di 16mila furbi. Sono stati allontanati, impedendo quindi la salita a bordo, oppure sono stati messi nelle condizioni di comprare il biglietto, ovviamente con il sovrapprezzo.

CONTROLLI EXTRA. Il protocollo è stato messo a punto anche per prevenire fatti sgradevoli, più volte denunciati  dagli stessi pendolari, quando il treno è in movimento e risulta più difficile intervenire. «Il 95% dei problemi di sicurezza sui convogli è causato proprio da utenti  senza titolo di viaggio e sempre dalla stessa categoria di passeggeri ha origine anche l’80% degli alterchi che sfociano in aggressioni fisiche e verbali», precisano da Trenord.

SOS SICUREZZA. Nel 2021 sono state 8558 le segnalazioni relative a intemperanze, minacce, aggressioni, furti e atti vandalici lungo le linee regionali «di un sistema che ogni giorno mette in moto 2174 corse e trasporta 461mila persone».

Quanti sono i furbetti che volevano viaggiare gratis? Gli addetti Trenord, da quando sono aumentate le verifiche nelle stazioni, ne hanno pizzicati 16mila sulle banchine. L’azienda ha proprio ingaggiato una guerra agli evasori: dal 1° marzo, infatti, i controllori in azione sono lievitati da 65 a 103.

STAZIONI PIÙ SORVEGLIATE. Il personale è attivo nelle tre stazioni di Milano più a rischio - Porta Garibaldi, Cadorna e Bovisa - oltre a quelle di Varese, Lecco, Brescia, Pavia e, dalle scorse settimane, si è aggiunto lo scalo di Cremona. Le squadre di Trenord  sono state in grado di «raggiungere, in tutto, 83 fermate in Lombardia e altre 9 nelle regioni limitrofe». Complessivamente, in 8 mesi di intensa attività, sono stati oltre 1100 i servizi svolti tra Milano e provincia. Sono comprese anche le azioni di supporto alle forze dell’ordine per il controllo del green pass, obbligatorio per viaggiare. «I risultati ci spingono a consolidare ed  estendere il nuovo modello», assicurano i vertici dell’azienda.

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