L’ultimo assalto della banda ispirata dalla “Casa di carta”: presi il Professore, Helsinki e Tokyo

L’ultimo assalto della banda ispirata dalla “Casa di carta”: presi il Professore, Helsinki e Tokyo
di Giammarco Oberto
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Venerdì 3 Dicembre 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:13

Questa volta il Professore non rimane dietro le quinte a muovere i fili di colpi machiavellici, ma impugna anche lui la pistola ed entra in banca. Con lui, Helsinki. Tokyo rimane fuori, in auto, con il motore acceso, pronta a sgommare via. Il colpo va a segno, il bottino è ingente: 320mila euro.

Non hanno tute rosse né maschere di Dalì, solo banali cappucci, quando il 22 settembre assaltano la filiale della Bper di via delle Forze Armate, a Milano, quartiere Baggio. Ma impiegati e clienti, presi in ostaggio per mezz’ora - in attesa dell’apertura temporizzata delle casse del bancomat - li sentono chiaramente chiamarsi così: Professore e Helsinki. Come i protagonisti della celeberrima serie spagnola trasmessa da Netflix, “La casa di carta”. Un’accortezza per non usare i loro veri nomi. Ma le analogie con la destrezza dei banditi della fiction finisce qui.

Loro non ne fanno molta di strada.

Li ha presi la squadra mobile di Torino. Rosario Caccamese è il Professore, forse un titolo onorifico per l’età: ha 73 anni. Helsinki è Giuseppe Marotta, 43 anni. Solo i domiciliari per Tokyo, E.S., 53 anni. Sono tutti torinesi, tutti pluripregiudicati. E probabilmente appassionati di serie tv. L’Antirapine ha preso Caccamese a casa: sotto una piastrella del pavimento nascondeva 56mila euro. Marotta-Helsinki invece era già dentro per un’altra rapina fatta sempre a Milano, il 2 novembre in via Salvo d’Acquisto. Qui il Professore non c’era, e guarda caso il colpo è andato male: Marotta è stato arrestato in flagranza insieme a un altro complice, C.C., 47 anni, e a Tokyo.

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