Tamponi, farmacie milanesi prese d'assalto. Prenotazioni fino a dicembre

Code in farmacia
Code in farmacia
di Simona Romanò
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Ottobre 2021, 07:53

 Agende piene fino a fine anno e una media di 80mila tamponi processati al giorno da giovedì scorso. Prosegue l’assalto alle 1.300 farmacie lombarde (sulle tremila esistenti) che hanno aderito al protocollo per i tamponi rapidi a prezzi calmierati (15 euro), anche se crescono le adesioni al siero anti-Covid: lunghe le code di cittadini che, dietro prenotazione via telefono o via e-mail (in base all’organizzazione del farmacista), attendono il proprio turno fuori dai locali. Con l’introduzione dell’obbligo del green pass per tutti i lavoratori, scattato venerdì scorso (chi decide di non vaccinarsi deve sottoporsi a tampone valido per 48 ore), le farmacie sono state travolte: alcune, a Milano, fanno giornalmente anche cento test; e le prenotazioni arrivano a fine dicembre. Altre, nei prossimi giorni, hanno liberi pochissimi posti, perché i clienti abituali si sono assicurati lo screening due o tre volte alla settimana per essere coperti ogni 48 ore al lavoro. «Da febbraio abbiamo effettuato 2 milioni 581mila test, con le domande che sono cresciute da inizio luglio, con la progressiva estensione del vincolo della certificazione verde», spiega Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. «Dal 2 al 12 abbiamo processato 218mila tamponi».

Da venerdì scorso, il boom. «Ci auguriamo che diminuiscano, perché significherebbe che anche i più irriducibili hanno deciso di vaccinarsi», aggiunge Racca. «La buona notizia», dicono dall’assessorato regionale al Welfare, è che, in effetti, l’obbligo del pass nei luoghi di lavoro ha spinto a immunizzarsi: «Crescono le adesioni e nell’ultima settimana hanno mantenuto una media di oltre 7mila nuove registrazioni quotidiane e circa 24mila somministrazioni giornaliere». Il buon andamento della profilassi in Lombardia fa diminuire ancora il tasso di positività allo 0,2%: ieri, su 146.018 tamponi, erano 412 i nuovi positivi. Negli ospedali c’è un terzo dei ricoveri rispetto allo stesso periodo del 2020 e «si tratta praticamente solo di pazienti non vaccinati». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA