Strage Capaci, a Milano esposta l'auto della scorta di Falcone: «Dopo 30 anni non dimentichiamo»

L'auto di scorta del giudice Falcone, su cui viaggiavano Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, vittime della strage di Capaci

La strage di Capaci del 23 maggio 1992 è rimasta nella storia come uno degli atti di mafia più gravi della storia
La strage di Capaci del 23 maggio 1992 è rimasta nella storia come uno degli atti di mafia più gravi della storia
di Maria Bruno
2 Minuti di Lettura
Giovedì 17 Marzo 2022, 19:47

Il ricordo indelebile. Quel che resta della Quarto Savona Quindici, l'auto di scorta del giudice Falcone, su cui viaggiavano Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, vittime della strage di Capaci. Era il 23 maggio 1992 e ora, a 30 anni di distanza, quell'auto continua a viaggiare, fermandosi dal 17 al 22 marzo a Milano. «Voglio che quest'auto viaggi per tutta l'Italia - commenta Tina Montinaro, vedova di Antonio -, perchè dopo 30 anni vogliamo dimostrare che quest'auto è ancora in moto, come la giustizia». E sottolinea: «In quella strage non hanno ucciso me e i miei figli, noi andiamo avanti».

Leggi anche > Milano, anziana di 73 anni investita da un tram in pieno centro: è gravissima

I resti della Fiat Croma, esposti in una teca di vetro davanti a Palazzo Reale, rappresentano un viaggio infinito: quello della lotta alla mafia. «La memoria di una tragedia così grande non deve essere cancellata - commenta il sindaco di Milano, Giuseppe Sala - nonostante tutto quello che stiamo vivendo, dalla pandemia alla guerra in Ucraina». «Tutta Milano dice no alla mafia e- continua il primo cittaino - , nonostante abbiamo subito nel tempo molte ingiurie, i milanesi hanno sempre dimostrato di sapere da che parte stanno e lo vedo tutti i giorni con le manifestazioni a favore del popolo ucraino».

Sull'autostrada A29, che collega l'aeroporto Punta Raisi a Palermo quel 23 maggio del 1992 scoppiò la bomba, un grande boato capace di distruggere un tratto stradale. La dinamite colpì in pieno la Croma marrone, uccidendo sul colpo i suoi passeggeri, gli agenti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo: l'auto fu sbalzata in un giardino di olivi ad alcune decine di metri di distanza. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA