La nuova scuola riparte dai tetti, via ai lavori per 50 coperture

La scuola di via santa Maria Nascente
La scuola di via santa Maria Nascente
di Simona Romanò
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Martedì 23 Giugno 2020, 06:25
Un tesoretto di 14 milioni di euro per intervenire su più di 50 tetti malandati delle scuole milanesi. «Perché la ripartenza nella Fase 3 dell’emergenza Covid ha come priorità proprio la scuola, quale elemento fondante della nostra comunità», ha dichiarato pochi giorni fa il sindaco Giuseppe Sala, anticipando il progetto che aggiusta gli istituti “malati” iniziando dai tetti, dove le infiltrazioni sono così profonde da allagare classi, palestre, bagni.
I primi plessi sui quali si agirà sono già stati identificati: dall’elementare di via Palmieri 24 allo Stadera a quella a Gorla in via Stefanardo da Vimercate 14; dalla media al Niguarda in via Scialoja 21 a quella a Calvairate in via Montevelino 2; dalla materna in via Forze Armate 59 (Zona 7) alla elementare al QT8 in via Santa Maria Nascente 30 (8). Il progetto ha ricevuto l’ok definitivo e ora, a tempo di record, si procederà con l’assegnazione dei lavori entro ottobre.
A secondo della gravità della situazione, dureranno in media da una a quattro settimane, ma non interferiranno sulle lezioni. Saranno risolti disagi che si trascinano da anni, almeno in alcuni casi: perché dai problemi di impermeabilizzazione dei tetti e dall’intasamento dei pluviali derivano allagamenti, macchie di umidità, distacco di intonaco e muffa nelle classi. E quando i forti temporali si abbattano sulla città in alcuni istituti arriva l’acqua alta, con i bambini costretti a trasferirsi.
Traslochi che, con l’emergenza Covid. a settembre non saranno facili. Da qui, il piano strategico, quando finora si è sempre proceduto mettendo delle pezze. «Ora è necessario intervenire all’origine del problema per dare una risposta concreta alle richieste di genitori, alunni e insegnanti», spiega l’assessore all’Edilizia Scolastica Paolo Limonta. Il Comune sta procedendo velocemente così da riaprire le scuole in piena sicurezza. Spazi in ordine per affrontare un anno anomalo: «Aiutando anche a garantire il distanziamento anti-contagio necessario», assicura Limonta.
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