Milano, la Scala trasloca nella "Magnifica Fabbrica": i nuovi laboratori saranno a Rubattino

Il rendering dei nuovi laboratori
Il rendering dei nuovi laboratori
di Simona Romanò
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Venerdì 27 Maggio 2022, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 08:02

Un edificio in legno e vetro per sale prove, sartorie, mostre, depositi. I laboratori della Scala traslocano dall’Ansaldo alla Magnifica Fabbrica, ovvero un nuovo spazio a Rubattino, nell’area ex Innocenti, ora abbandonata, nella periferia Est. L’opera - da 120 milioni di euro circa - da oggi ha contorni ben definiti: il progetto vincitore è stato disegnato da gruppo di giovani architetti spagnoli guidati da Pablo Oriol Salgado.

PROGETTO Si tratta di un’unica enorme costruzione di acciaio e legno per 66mila metri quadrati di superficie, dove verranno riuniti tutti i laboratori (che avranno a disposizione 34mila metri), le sale prove, le sartorie, i depositi (oltre 2.500 posti container su 4 livelli con 4 linee carroponte, oggi sono in capannoni in affitto a Pero). Accanto ci sarà uno Spazio dei sogni, ovvero quattromila metri flessibili per ospitare mostre, laboratori, corsi ed eventi. All’interno, a 8 metri di altezza, si sviluppa l’Anello: si tratta di un percorso pubblico sopraelevato per i visitatori. E tutt’intorno il Parco della Lambretta che raddoppierà la sua estensione arrivando a 100mila metri quadrati: un paesaggio di prati verdi con percorsi sopraelevati che costeggiano argini di canali, frutteti, filari e i Giardini dell’acqua, che saranno un’autentica riserva naturale per le zanzare.

TEMPI Il progetto, che coinvolge pubblico e privato (nell’area si trova anche lo stabilimento della Innse Camozzi), partirà nel 2024 con i lavori al parco.

SPAZI CULTURA Per il sindaco Giuseppe Sala «è un tassello delle infrastrutture culturali della Milano futura»: «Anche in un mondo virtuale servono luoghi fisici e noi, oltre a questo, abbiamo messo in campo il raddoppio museo del Novecento, la Biblioteca europea, il Museo nazionale della Resistenza, il Museo nazionale di arte digitale e Bosco della musica a Rogoredo». «Ci cambierà la vita. È un progetto unico», ha sintetizzato il sovrintendente della Scala, Dominique Meyer.

Per Pablo Luis Oriol Salgado, «Milano è storicamente segnata da grandi forme di edifici pubblici e privati e con questo intervento a Rubattino fa un nuovo passo in questa direzione»

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