Secondo le stime dell’ufficio studi di Confcommercio, «ogni famiglia spenderà in media 171 euro, pari a uno scontrino a testa di 74 euro» per indumenti utili e poche stravaganze. Gli sconti e le occasioni sono già, da settimane, una prassi nei negozi, ma i saldi veri e propri, che da sempre significano la corsa all’affare, possono trasmettere più entusiasmo ai clienti. È quello che sperono i negozianti, messi a dura prova dal virus e costretti a fare i conti anche con le vendite online. Perché l’abitudine a comprare via internet si è più radicata con la pandemia.
«Dopo l’annus horribilis, l’auspicio è che riparta la corsa allo shopping», dichiara Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia. «C’è voglia di libertà e di ritorno alla normalità.
A preoccupare, però, non è soltanto la concorrenza dei colossi del web, «ma i pochi turisti business e la perdurante diffusione dello smart working che stanno provocando un calo preoccupante, mai riscontrato, di frequentazione nelle vie, anche quelle dello shopping», dichiara Alessandro Prisco, presidente di AscoDuomo.