Milano, i saldi sfidano il caro bollette: per le famiglie spesa di 150 euro

Milano, i saldi sfidano il caro bollette: per le famiglie spesa di 150 euro
di Simona Romanò
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Venerdì 1 Luglio 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 12:52

Occhio al prezzo. I cartelli “saldi” sono già spuntati sulle vetrine, sia in centro che nelle periferie, dove i negozianti sono più in sofferenza. E le commesse sono intente ad allestirle al meglio. Partono domani i saldi estivi, a Milano e in tutta la Lombardia: è la prima corsa all’affare dopo la fine dell’emergenza Covid, che permette di entrare nei negozi senza mascherina e  senza limitazioni. «Ma un’altra emergenza rischia l’effetto “astensionismo” dalle boutique: è quella del caro bollette, che ha fatto impennare le spese fisse per ogni famiglia, per cui i soldi a disposizione per lo shopping, soprattutto per quanto riguarda il ceto medio, sono sempre meno», avverte Alessandro Prisco, presidente di AscoDuomo. «Ovviamente nutriamo  una grande attesa, ma dobbiamo fare i conti con i rincari del momento: lo scontrino medio di ogni famiglia sarà di circa 150 euro, in linea con quello pre-virus,  per indumenti utili e poche stravaganze». Gli sconti e le occasioni in sordina, in realtà, sono già iniziati da alcune settimane, ma i saldi veri e propri, che da sempre significano la corsa all’affare, possono trasmettere più entusiasmo ai clienti.

VOGLIA DI NORMALITÀ. I milanesi sono ritornati a vivere e a incontrarsi. Una tendenza, dopo mesi di restrizioni, che si  nota dai bar e dai ristoranti pieni, dagli eventi affollati, dalla fine per molti lavoratori dello smart working. E proprio questo ritorno alla normalità potrebbe essere la spinta per far decollare i saldi estivi, che sono sicuramente un’occasione per  rinnovare il guardaroba in vista delle vacanze, acquistando a prezzi convenienti.

Si parte, infatti, con ribassi considerevoli, dal 30% al 40%, e i consumatori non hanno che l’imbarazzo della scelta perché gli scaffali sono ben forniti: modelli, colori e taglie non scarseggiano. Magliette, vestiti  leggeri, gonne corte,  bermuda, ma anche giacche e maglioncini un po’ pesanti da indossare a settembre. E ancora: sandali, infradito per il mare e accessori. «I prodotti più venduti sono tradizionalmente quelli destinati ai bambini, perché cambiano taglia in continuazione, a seguire i capi femminili», spiega Prisco. Gli uomini sono i meno propensi alle compere.

ACCHIAPPA STRANIERI. Ad aumentare gli affari dei commercianti – messi a dura prova dall’emergenza Covid e costretti a fare i conti anche il boom delle vendite online - potrebbero essere gli stranieri, ritornati lungo le vie di Milano, soprattutto quelle del centro. Per Giulio Felloni, presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, «le stime di spesa sono in leggero aumento rispetto allo scorso anno e corrispondono al ritorno del turismo nazionale ed internazionale».

NEGOZI DI VICINATO. L’invito di Felloni e «di acquistare nei negozi di prossimità, perché rappresenta il vero sostegno ai nostri centri urbani in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale».

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