Vaccini, Lombardia a caccia dei 286mila over 60 ancora indecisi

I vaccini per combattere il Covid
I vaccini per combattere il Covid
di Simona Romanò
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Martedì 6 Luglio 2021, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 13:01

 Indecisi o isolati. Un po’ spaventati dal vaccino anti-Covid oppure no vax convinti. È caccia, se sarà necessario anche porta a porta, ai 286.183 lombardi dai 60 anni in su che non sono ancora vaccinati e non hanno nemmeno prenotato l’appuntamento. Chi li ha visti? Ancora nessuno. Nel dettaglio: alla profilassi hanno aderito il 100% dei novantenni e dei centenari (131mila soggetti). Fra gli ottantenni, però, mancano all’appello 23.595 persone (il 4%); fra i settantenni 96.421 (il 10%); e fra i sessantenni ben 166.167 ovvero circa il 14%. Sono proprio le fasce di età che rischiano il ricovero e di morire per le conseguenze del Covid. La Regione non nasconde la preoccupazione e, per ora, ha invitato «i medici di base a controllare che i loro assistiti più anziani siano vaccinati». E se così non fosse, di contattarli per capire il perché. Dall’assessorato al Welfare ricordano che «il vaccino è su base volontaria e nessuno può essere costretto a farlo, nemmeno a tutela della salute collettiva». Però, nel caso in cui fossero soggetti soli e disagiati, incapaci di accedere al portale di Poste, il dottore di famiglia li potrebbe “recuperarli”.

Idem se si trattasse di dubbiosi, tanto più adesso che il virus circola meno, oppure di spaventati da AstraZeneca, il siero più discusso. Più difficile se facessero parte di una famiglia dichiaratamente no vax, magari convinti da figli o nipoti a non immunizzarsi. Fatto sta, che la Regione sta affrontando la questione degli over 60 non protetti dal virus proprio in queste ore. Fra oggi e domani dovrebbe arrivare «un piano per individuarli e sensibilizzarli»: si dovrebbe partire con dei vax day, per poi pensare anche a lettere personalizzate. Perché l’obiettivo è arrivare a ottobre con la soglia più alta di cittadini anziani e, quindi più fragili, immunizzati. I vaccinati comunque sono tanti: il 94% di novantenni e ottantenni hanno ricevuto entrambe le dosi. I settantenni e sessantenni, invece, che hanno fatto anche il richiamo sono il 59% e le seconde dose precedono senza ritardi.

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