Nei nove mesi del Covid a Milano solo 7 rapine in banca

Nei nove mesi del Covid a Milano solo 7 rapine in banca
di Giammarco Oberto
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Giovedì 3 Dicembre 2020, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 08:49

Banditi in lockdown: in nove mesi è riuscito al Covid quello che faticano a fare i 600 milioni di euro che le banche investono ogni anno per potenziare la sicurezza delle proprie filiali. Tra gennaio a settembre 2020, infatti, secondo l’indagine condotta da Ossif, il centro di ricerca Abi in materia di sicurezza, a Milano le rapine in banca sono crollate del 69,4%. Nel capoluogo sono state messe a segno solo sette rapine in nove mesi. Sette delle 11 compiute nell’intera Lombardia, contro le 36 del 2019, un dato che nella regione era stabile da due anni e che nel 2017 era di 51. Il crollo percentuale mette la Lombardia al secondo posto nella classifica nazionale (sul podio, le Marche: da quattro a una rapina in nove mesi, -75%) e molto al di sopra del dato medio italiano: 92 i colpi compiuti allo sportello, con un calo del 56,4% rispetto ai 211 dello stesso periodo dell’anno precedente. E nei primi tre trimestri del 2020 è calato anche il cosiddetto indice di rischio (il numero di rapine ogni 100 sportelli): è passato da 1,1 a 0,5 a livello nazionale e da 1,1 a 0,3 in Lombardia.

Il crollo delle rapine nel 2020 consolida un trend positivo da più di un decennio: tra il 2007 al 2019, infatti, le rapine allo sportello sono diminuite del 92%.

Gli assalti in banca non sono più il core business delle bande di rapinatori professionisti. Troppi rischi, troppa sicurezza, troppa collaborazione tra banche e forze dell’ordine. E bottini sempre più scarsi. La macchinosa rapina dello scorso 4 novembre in piazza Ascoli - l’irruzione dei banditi nel Crédit Agricole attraverso un buco nel pavimento - ha fruttato meno del previsto: i banditi hanno forzato 30 cassette di sicurezza, ma solo in una mezza dozzina c’erano soldi e oggetti preziosi. E l’anno del lockdown non ha favorito movimenti e pianificazione di colpi delle bande di rapinatori trasfertisti da una città all’altra.

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